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La Giunta delle elezioni "caccia" Giancarlo Galan: votata la decadenza per l'ex doge

Il provvedimento arriva per sopraggiunte cause di ineleggibilità, ora l'ultima parola spetta all'Aula. L'ex governatore è tornato a Roma dopo quasi due anni di assenza

La Giunta delle elezioni della Camera ha votato per la decadenza da deputato di Giancarlo Galan per "cause sopraggiunte di ineleggibilità". L'ex governatore del Veneto ed ex ministro coinvolto nel caso Mose aspetta ora l'ultima decisione in merito, che spetta all'aula di Montecitorio. In precedenza si era difeso davanti alla Giunta. "Non mi aspettavo la decadenza da deputato come conseguenza del patteggiamento - ha spiegato - perché mi fidavo delle parole del ministro Orlando che aveva detto che la legge Severino non si applica al caso Galan".

Questo è il penultimo passaggio nel procedimento sulla decadenza da parlamentare per Galan, prima del definitivo voto in Aula. L'ex governatore ha voluto ricordare di "non essere mai stato interrogato" e dunque di non aver mai avuto occasione di difendersi, e come questa sia la prima volta in cui può spiegare le proprie ragioni.

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