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La caduta del governo "affonda" anche la soluzione alle Grandi Navi

La crisi politica a Roma arriva anche in laguna. Potrebbe saltare il vertice del 1 ottobre. Intanto i Comuni non sanno come chiudere i bilanci

Punto e a capo. Governo che va, governo che viene. Per Venezia significa una cosa sola: addio (forse) al vertice sulle Grandi Navi in programma il 1 ottobre. Dopo mesi di dibattito, di scontri, interviste, manifestazioni è possibile che tutto possa diventare vano. Perché per decidere serve un governo, e in questo momento potrebbe non esserci più. Non ci sono solo le navi da crociera a tenere banco, ma anche la situazione economica di molti Comuni (compreso quello di Venezia e quelli della provincia) che aspettavano a breve di capire come chiudere i bilanci. Senza Imu, ma con la Service Tax. Poi al palo rimane anche la discussione sulla Città metropolitana. Insomma, si è schiacciato il pulsante "stand by", e non si sa quando la giostra tornerà in movimento.

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"E' con incredulità che voglio sottolineare l’atteggiamento irresponsabile dei ministri dimissionari che non tiene minimamente conto delle difficoltà che sta vivendo il nostro Paese e il momento delicato che stanno attraversando gli enti locali - commenta il sindaco Giorgio Orsoni - Siamo di fronte a una classe politica che non è degna di questo Paese. Chiedo – sottolinea – che siano ugualmente adottati i provvedimenti che interessano i Comuni per evitare gravissime conseguenze sui loro bilanci derivanti direttamente dalla mancata adozione”.

Sulla questione delle Grandi Navi si continua a discutere. L'iter per ora va avanti. Ma la riunione dei "vertici" di martedì sembra per forza di cose saltata. Lunedì audizione in commissione Trasporti della Camera con il presidente della Regione Luca Zaia, il presidente dell'Autorità portuale Paolo Costa, il sindaco Giorgio Orsoni e i rappresentanti di Confitarma, l'associazione degli armatori. Il governo, quale non si sa, potrebbe comunque decidere di anticipare il blocco ai passaggi delle Grandi Navi annunciato dall'Autorità portuale dal 23 novembre al 4 aprile. Potrebbe infatti partire da ottobre. In modo tale da poter contare su sette mesi di tempo per attrezzare alcune banchine a Marghera per ricevere almeno alcuni "giganti del mare". Il blocco ai transiti è stato istituito per permettere al cantiere del Mose alla bocca di porto del Lido di accelerare.

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