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I vip se ne vanno, Venezia resta "sola". Orsoni: "Ecco le prossime battaglie"

Il primo cittadino lagunare intervistato da La Nuova Venezia dichiara che la prima questione da dibattere sarà la Città metropolitana. Ma ci sono anche bilancio, lavoro e il recupero di alcune aree

Cinema, cultura, architettura e capi di Stato. Venezia per due settimane è stata al centro del ciclone, e, pur tra mille piccolo "incidenti" di percorso, "ha retto". Ora, però, arriva l'autunno. E la città rimarrà "sola" con i propri problemi da risolvere. La Nuova Venezia ha raggiunto il sindaco Giorgio Orsoni, che ha sintetizzato i prossimi obiettivi, su cui si dibatterà a lungo. Il primo è la città metropolitana. Il primo cittadino lagunare dovrà occuparsi di sopire i mal di pancia che da molte parti della provincia si alzano, in primis dalla Riviera del Brenta. Mal di pancia che spesso sullo sfondo mostrano una contrapposizione di tipo politico più che amministrativo. Per questo Orsoni si scaglia contro i vertici veneziani della Lega Nord, tacciandoli "di fomentare un clima da stadio sul tema".

Ma i nodi sono tanti, e verranno al pettine in serie molto velocemente. C'è il bilancio 2013, che in gran parte dipende dalle decisioni che verranno prese da Roma prima che in Laguna. In questo caso molti tasselli dovranno incastrarsi l'uno con l'altro, compreso l'annuncio della Mantovani di dietrofront nel progetto dell'Ospedale al Mare per inadempienze e ritardi nelle bonifiche dell'amministrazione comunale, chiedendo la restituzione di 31 milioni di euro di caparra.

Per i pendolari ci saranno da fronteggiare i tagli ai trasporti pubblici di Actv, mentre i lavoratori affronteranno ancora mesi di incertezza sul fronte lavorativo, specie a Porto Marghera, dove terrà banco la querelle sulla Torre di Pierre Cardin. Il sindaco Orsoni dichiara che a breve verrà fatta una valutazione di metà mandato, mettendo nero su bianco ciò che il Comune ha fatto e ciò che invece deve ancora completare. Obiettivo ancora non raggiunto? "Sicuramente la copertura dei buchi - dichiara il primo cittadino a La Nuova - contavo fosse già sbloccato il problema del buco dell’ex ospedale Umberto I: non vedo ostacoli all’avanzare del progetto per lo meno per il recupero delle aree pubbliche".

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