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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

"Più soldi e meno burocrazia. Dopo Roma e Milano ora è la volta di aiutare Venezia"

Audizione del sindaco davanti alla Commissione parlamentare per le periferie: "Porto Marghera interesse di tutti, servono 200 milioni per i marginamenti. Il Mose chi lo gestirà?"

Più soldi e meno burocrazia. Sono queste le due richieste del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ai membri della Commissione parlamentare per le periferie al termine della sua audizione di martedì mattina in Municipio a Mestre. "Perché dopo i soldi per l'Expo per Milano, i soldi per Roma, Genova, Napoli, ora credo che possa essere arrivato il turno di Venezia - ha sottolineato - anzi, c'è chi dice che la costruzione del Mose abbia tolto risorse per la manutenzione della città". 

Incontro con Mattarella

Il primo cittadino ha passato in rassegna i principali nodi che pesano sul futuro della città, esprimendo la volontà di chiedere risorse il prossimo 29 settembre durante il previsto incontro con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Roma, ma anche di far capire che investire su Venezia (laguna e terraferma) significa un ritorno di immagine e di soldi assicurato. Agli onorevoli e al governo chiedo solo un aiuto trasversale per cancellare quella normetta che blocca tutto". 

"Porto Marghera cruciale per il nostro futuro"

L'attenzione del sindaco si è concentrata soprattutto su Porto Marghera e su Murano, due delle aree falcidiate dalla crisi e dalla deindustrializzazione: "E' lì che ci giochiamo il nostro futuro - ha sottolineato - ma per farlo serve anche un vero piano industriale da parte del governo. La Sukhoi sta pensando di dismettere la propria presenza a Tessera per il quasi ritiro di Finmeccanica. E' un grosso danno. Porto Marghera è dieci volte più grande di Bagnoli, ma competenze diverse, passaggi burocratici obbligati nel processo delle bonifiche rendono meno appetibili i nostri terreni. Mancano 200 milioni di euro per completare i marginamenti. Voi parlamentari dovreste fare pressione per ottenerli, perché è una vicenda di interesse nazionale".  

Mose e Città metropolitana: confusione deleghe

Dunque risorse e burocrazia più snella, ma anche la richiesta di chiarezza su deleghe e competenze della Città metropolitana, istituzione destinata a governare il territorio "allargato" veneziano: "Con troppi padroni il cane muore di fame - ha concluso il primo cittadino - I sistemi metropolitani sono il futuro dell'economia e il nostro futuro è legato a Porto Marghera. Ma alcune competenze se le sta riprendendo la Regione. La stessa confusione regna sulla futura fase di gestione del Mose. Le previsioni le fa il Centro maree del Comune, che abbiamo potenziato, ma nessuno ci ha chiamato per chiederci alcunché".
 

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