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I grillini puntano il dito contro le Municipalità: "Dovrebbero cadere"

Il deputato M5S Marco Da Villa ha inviato una interrogazione al ministro Alfano: "Senza Consiglio comunale e Giunta sono organi illegittimi"

Municipalità sì, municipalità no? Nei minuti successivi alle dimissioni del sindaco Giorgio Orsoni l'interrogativo è balenato subito agli addetti ai lavori. E l'incertezza era tanta. Poi si è capito che gli organi territoriali sarebbero rimasti in carica. Ma il Movimento Cinque Stelle ora mette nel mirino la loro "sopravvivenza" al terremoto giudiziario che ha fatto cadere la giunta dell'ex primo cittadino, e invia una interrogazione direttamente al ministro dell'Interno Angelino Alfano attraverso il parlamentare veneziano Marco Da Villa.

Anche perché, secondo il partito, in assenza di amministratori sul territorio, porterebbe le municipalità a prendere posizioni forti su argomenti importanti. Rendendole le uniche interlocutrici istituzionali. Così a Marghera, per esempio, è stato per il mercato ortofrutticolo. Secondo Da Villa, tutto ciò sarebbe illegittimo. Per fare ordine, dunque, serve andare a spulciare il regolamento comunale. Che nell'articolo 12 recita "il Consiglio di municipalità resta in carica per tutta la durata del mandato del Consiglio comunale ed esercita le proprie funzioni sino all’elezione del nuovo, limitandosi ad adottare dopo la pubblicazione del decreto di indizione dei comizi elettorali, solo gli atti urgenti ed improrogabili".

Secondo Da Villa quindi "i consigli di Municipalità dovrebbero essere convocati solo in casi eccezionali, anche perché il commissario dovrebbe occuparsi in questi mesi, per lo più, di ordinaria amministrazione e, in tal caso, non avrà certo bisogno degli organismi del decentramento". Di qui l'interrogazione al ministro Alfano e l'invito al commissario Zappalorto di cogliere la palla al balzo e mettere mano agli organismi di rappresentanza dei cittadini.

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