rotate-mobile
Politica

Da parlamentare a addetto vendite alla Metro: "Se fai politica per davvero non sei garantito"

L'ex deputato di LeU Mognato lavora a Marghera, 1.250 euro al mese: "Sono un privilegiato rispetto a chi fugge dalle guerre. Aiuto a costruire l'alternativa anti Brugnaro del 2020"

Dal seggio di parlamentare al ruolo di addetto vendite della Metro di Marghera. Da segretario della Commissione per i rapporti con le Regioni e stipendio "all'altezza", ai rapporti con i clienti del punto vendita margherino e 1.250 euro al mese. E' la storia di disarmante normalità dell'ex deputato di Liberi e Uguali, Michele Mognato, che lo scorso 4 marzo ha perso la sua battaglia elettorale nel collegio uninominale di Venezia e ha dovuto lasciare lo scranno romano, tornando dove tutto era iniziato. 

"Per il lavoro ci sono sempre"

"Io qui ho fatto il sindacalista e non sono cambiato, per le battaglie per il lavoro ci sono sempre - dichiara dopo aver "staccato" - e poi rispetto a chi scappa dalla guerra io sono un privilegiato. Ma sono onesto con me stesso e dico che, certo, la mia vita è cambiata. Ora ho più tempo libero, la politica se la fai seriamente è totalizzante". L'esponente LeU è lungi da appendere la propria passione politica al chiodo: "Quella c'è sempre, in questi giorni sono stato a Padova e a San Donà per aiutare le candidature alle amministrative - dichiara - qui invece c'è chi è educato e chi meno, chi mi riconosce e chi mi fissa stupito. Ma quello stupito sono io di questa grande attenzione, magari questo clamore farà cambiare l'opinione delle persone, non è vero che quando fai politica sei garantito. Poi c'è chi la fa bene e chi la fa male, ma questo è un altro discorso". 

"Alternativa a Brugnaro nel 2020"

La sconfitta elettorale ancora brucia: "Ci sono un po' di rabbia e di inquitudine - dichiara Mognato - specie sul tema del lavoro, che è stato il vero motivo di rottura con il Partito Democratico, che non ha lavorato per diminuire le disuguaglianze e la precarietà. Sono state fatte delle riforme sbagliate. Continuo a impegnarmi a livello nazionale per costruire il progetto politico di Liberi e Uguali e, a livello locale, magari per dare una mano affinché nel 2020 ci possa essere un'alternativa in questa città all'amministrazione Brugnaro, che è inadeguata sia nel merito, sia nel modo di porsi agli avversari. Faccio politica da quando ho 16 anni e la mia prima Festa dell'Unità è stata a 14 - conclude - di certo non smetterò ora. Per la battaglia per il lavoro io ci sono e ci sarò, da sempre sono iscritto al sindacato e continuo a esserlo". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Da parlamentare a addetto vendite alla Metro: "Se fai politica per davvero non sei garantito"

VeneziaToday è in caricamento