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Politica

Ipotesi ritorno a scuola il 9 dicembre, Zaia e Brugnaro: «Servono soldi per i trasporti»

Il presidente del Veneto: «Concentriamoci per una apertura più solida nel dopo Epifania». Il sindaco: «Un milione al mese per Actv». Oggi l'incontro della Regione con i ministri Boccia e Speranza

L'ipotesi del rientro a scuola il 9 dicembre, avanzata dal ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina e dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte qualche giorno, fa per gli istituti che ora seguono la didattica a distanza, è rimbalzato nel dibattito politico locale provocando reazioni.

«L'ho appreso da Carta Bianca (programma su Rai 3 del martedì sera) e francamente mi sono chiesto fosse una leggenda metropolitana. Se stanno così le cose - ha commentato il presidente del Veneto Luca Zaia - spero ci chiamino con urgenza per metterci almeno nelle condizioni di riorganizzare il trasporto pubblico locale (Tpl)». Il governatore, ospite della conduttrice Berlinguer martedì scorso, ha detto di essere in attesa del tavolo con il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, per conoscere in anticipo i contenuti del Dpcm del 3 dicembre prossimo. L'incontro è stato convocato oggi, giovedì 26 novembre, anche con il ministro della Salute Speranza. 

Sci e scuola

«Se si ferma la stagione sciistica sulle Dolomiti, si ristora, e bisogna evitare che altri aprano perché chiudere noi e sapere che in Austria, Slovenia e Svizzera si scia, si capisce che non è accettabile - afferma Zaia - Non voglio neanche pensare che idea si fanno in giro per l'Europa di noi. Lo sport è salutare e all'aria aperta. L'ambiente è ideale, ovviamente bisogna evitare l'assembramento nei rifugi. La chiusura dello sci è la fine della montagna - commenta - equivale allo svuotamento sociale, in una montagna che si spopola già, quella bellunese, di mille persone all'anno. In Austria i ristori vanno fino all'80%. In Italia si sono fatte scelte diverse ma rischiamo che nessuno creda più ai ristori. Sulla scuola penso sia rischioso aprire il 9 dicembre per chiudere subito dopo, sono 12-13 giorni di scuola. Val la pena rischiare per un flash pre-natalizio? Concentriamoci per una apertura più solida nel dopo Epifania».

Trasporto pubblico

Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro è intervenuto ieri sulla ripresa delle scuole. «Possiamo essere operativi con pochi giorni di preavviso - ha postato su Twitter - Al ministro Azzolina voglio dire che per portare i ragazzi a scuola in sicurezza abbiamo bisogno di un milione di euro al mese. Una stima fatta dai nostri tecnici Actv, l’azienda comunale del Tpl», la partecipata che ha riorganizzato l'intera rete dei mezzi d'acqua e di terra in città dopo le disposizioni sulla Dad (didattica a distanza) e sulle chiusure degli esercizi pubblici alle 18, con coprifuoco alle 22, riducendo le corse scolastiche e quelle serali. Sulla ripresa della scuola in presenza, appena prima delle vacanze di Natale, martedì scorso è intervenuto il professor Massimo Galli, primario di Milano, che parlato di: «idea pessima».

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