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Tasse e turismo: Comune in cerca di 30 milioni per salvare il bilancio

Il 30 giugno l'approvazione del bilancio: patto di stabilità e minori trasferimenti potrebbero costringere Ca' Farsetti ad aumentare le aliquote Irpef e "puntare" sull'Imu sulla seconda casa

Trenta milioni di euro da trovare in fretta. Minimo. Perché le acque (e le casse) del Casinò continuano a essere molto agitate, e i quaranta milioni di euro che dovrebbero arrivare da Ca' Noghera sono a rischio. Questa la situazione che si trova ad affrontare Ca' Farsetti in vista del 30 giugno, quando dovrà essere approvato il bilancio. Il vicesindaco Sandro Simionato da tempo sta vagliando ogni possibilità per recuperare risorse senza gravare sulle spalle, e il portafoglio, dei cittadini. Ma la coperta è corta. Tiri di qua e resti scoperto di là.

E allora sei costretto a tagliare i servizi, o almeno riorganizzarli. E' quello che si sta tentando di fare con biblioteche e uffici comunali, come Anagrafe e Urp, per diminuire la dispersione delle sedi e abbattere i costi di gestione. Da qui e dai sacrifici dei dirigenti comunali, cui sarebbe stato chiesto di decurtarsi del 30 per cento lo stipendio, arriverebbe un gruzzolo di circa due milioni di euro. Importante, certo, ma non sufficiente. Per questo è probabile che a rimpinguare le entrate arriveranno nuove tasse. Possibile quindi un ritocco all'insù dell'aliquota Irpef per i redditi più alti. Ora i cittadini pagano lo 0,19 per cento per le dichiarazioni sotto i 50mila euro, e lo 0,2 per cento per quelle sopra.

Altra strada "papabile": l'Imu sulla seconda casa. All'inizio il vicesindaco Sandro Simionato si era orientato verso un'aliquota del 9 per mille, ma con questi chiari di luna potrebbe essere portata al massimo: il 10,6 per mille. Da questa "mossa" arriverebbero molte risorse aggiuntive.

 

Ma si puntano anche a introitare risorse dal turismo e dalla lotta all'evasione: con l'introduzione di una ztl in Laguna, il Comune intenderebbe far pagare una sorta di "ticket" alle grandi navi in ingresso nel bacino di San Marco. Già mal viste da una parte della città. Approfondendo la collaborazione con la guardia di finanza, invece, si punta a far emergere cittadini "invisibili" al Fisco. Basterà?

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