"Brugnaro pensi ad approvare il piano strategico per la Città metropolitana"
Mognato LeU: "Ciascuno faccia la sua parte, la Regione non sostituisca al centralismo statale quello regionale e il sindaco smetta di fare il 'comandante' e assicuri una programmazione"
Intervento a gamba tesa dell'ex vicesindaco di Venezia, Michele Mognato, parlamentare di Liberi e Uguali, dopo il coordinamento dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani di Giovedì a Ca'Farsetti, che ha riunito, oltre al primo cittadino veneziano, Luigi Brugnaro, Decaro per Bari, Enzo Bianco per Catania, Massimo Zedda per Cagliari, Luigi de Magistris per Napoli, e i rappresentanti delle altre principali città italiane. "Brugnaro invece di fare il comandante - scrive Mognato - poco intento a assicurare alla Città metropolitana stabilità e solidità di programmazione, pensi ad approvare il piano strategico, che stiamo ancora aspettando".
Fronte comune dei sindaci metropolitani: "Ma i grandi eventi sono tutti sulle nostre spalle"
Autonomie locali, beni comuni
"E’ sacrosanta - continua il deputato LeU - la richiesta che i sindaci delle Città metropolitane hanno fatto, circa la necessità di avere più poteri, in quanto le città e le aree metropolitane rappresentano oggi la parte più dinamica e vitale del paese. E’ però necessario che ciascuno faccia la sua parte fino in fondo. Se da un lato ci vuole chiarezza di ruoli tra Stato centrale e Città metropolitane, correggendo la legge Delrio, dall’altro è indispensabile che le Regioni facciano altrettanto. Secondo Michele Mognato, "il Veneto ha prima accentrato a sé, ad esempio, la pianificazione urbanistica e poi ha chiesto nel disegno di legge sull’autonomia le competenze sulla salvaguardia, che lo Stato in parte aveva assegnato a Venezia".
Braccio di ferro con le Regioni
"C'è bisogno di una riforma della legge Delrio - ha ribadito il sindaco giovedì - noi lo chiamiamo 'tagliando', per determinare migliori sinergie tra Città metropolitane e Regioni. Intendiamo creare un tavolo tra sindaci metropolitani e governo, chiunque esso sia - ha spiegato il coordinatore delle Città metropolitane, Dario Nardella -. Le Città metropolitane sono il motore delle regioni, sono le porte d'ingresso principali per l'innovazione e la competitività. Non possono rinunciare alle proprie autonomie".
Grandi eventi
Per i grandi eventi si scaricano sui sindaci troppe responsabilità e dispendio di risorse - ha affermato il sindaco di Napoli, De Magistris, descrivendo lo scenario post piazza San Carlo a Torino -. Non siamo più disponibili a una militarizzazione dei territori in merito alla cultura". Un esempio di quanto sia difficile mettere a punto la macchina della sicurezza in certi frangenti si è verificato pochi giorni fa proprio a Venezia, dove fervono i preparativi per il Volo dell'Angelo: "Noi crediamo nell'idea che attraverso la sicurezza si possa creare anche fruibilità - ha commentato a margine della conferenza stampa il sindaco Brugnaro -. Quando fai dei cambiamenti in una città così complessa è chiaro che crei degli scompensi che cercheremo di limare".