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"Rilancio di Venezia e dignità di città a Mestre", ecco la civica

Il comitato per la separazione ha presentato la propria lista in vista delle elezioni: "Nessuna battaglia sul sindaco, ma sulla rinascita della città"

La "missione" continua, e ora si sposta direttamente nel dibattito politico. L’obiettivo del comitato "Mestre-Venezia 2 grandi città" non cambia, Mestre e Venezia devono diventare due Comuni autonomi: è per raggiungere questo traguardo che nasce ufficialmente la lista civica omonima. A sancire la discesa in campo è l’avvocato Marco Sitran, promotore del referendum, che venerdì mattina all’hotel Ca’ Sagredo di Venezia ha illustrato, assieme a Maurizio Marchetto, il programma della lista. "Io e Gian Angelo Bellati, candidato del Polo delle Civiche - spiega Sitran - siamo complementari, al di là di chi sarà il candidato. La nostra non è una battaglia sul sindaco, ma sul rilancio e la rinascita di Venezia".

"La battaglia di democrazia che insieme da anni stiamo portando avanti è sempre la stessa - continua il promotore del referendum - due Comuni e Venezia a statuto speciale. Adesso o mai più". Alla base della civica, spiega il comitato, c’è una profonda esigenza di rinnovamento di una città che, in pochi decenni, "ha perso residenza, popolazione, attività economiche non turistiche, sedi di istituzioni, lavoro qualificato, lo status rispetto gli altri capoluoghi veneti"

Secondo la nuova lista civica l’amministrazione unica penalizza il centro storico, che è sottorappresentato nel Consiglio comunale, con la conseguenza che la specificità di Venezia manca di un riconoscimento politico. "Venezia è concepita come spazio museale, un parco per visitatori di passaggio, votata ad un destino solo turistico. Un’amministrazione rivolta unicamente a Venezia insulare potrà rispondere meglio ai diversi bisogni dei suoi cittadini". Non va meglio a Mestre, specifica il comitato: "Periferia e dormitorio della città storica, vi è proliferato un degrado ambientale e sociale che oggi investe pure le zone centrali determinando quei problemi di ordine pubblico che ogni giorno la cronaca nera evidenzia.

La lista civica, inoltre, si propone di dare dignità politica alle istanze di autonomia amministrativa delle città di Venezia e Mestre che, non più forzosamente unite in un solo Comune, "vedranno finalmente la possibilità di gestirsi secondo le necessità ed i bisogni propri di ciascuna. Venezia necessita di norme, interventi, attenzioni e competenze specifiche non omologabili a quelli per Mestre. L’autonomia amministrativa ha il suo strumento strategico nello statuto speciale che dovrà essere riconosciuto a Venezia perché la specificità non è un concetto astratto".

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