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Maratona per approvare il bilancio comunale, Zuin: «Nessuno lasciato indietro»

Il sindaco introduce il Consiglio di tre giorni partendo dal porto: «Chiederò che i canali possano essere navigabili anche di notte». Mille pagine di previsioni. Decine di emendamenti. Per l'opposizione: «Manca una visione»

È il sindaco Brugnaro mercoledì pomeriggio ad aprire i lavori della maratona che almeno per tre giorni, prima di Natale, impegnerà il Consiglio comunale nell'approvazione del bilancio di previsione e nel Documento unico di programmazione (Dup) per Venezia. «Il comitatone è slittato al 21 dicembre - esordisce - Il Porto deve tornare a funzionare senza se e senza ma. Chiederò che i canali portuali possano essere navigabili anche nelle ore notturne, così da compensare le ore di attività che perdiamo quando viene attivato il Mose».

L'apertura del sindaco

«Dobbiamo capire come far funzionare lo scalo con il sistema delle paratoie alzate. Lo chiederemo all'Autorità della laguna». Il ritorno delle navi da crociera è l'altro tema rimasto in sospeso dall'ultimo comitatone dell'anno scorso. Prima dell'acqua granda e della pandemia che ha bloccato la crocieristica a Venezia. Portuali, portabagagli, trasportatori, taxi, operatori del turismo, dipendenti, piccole cooperative e sindacati saranno di nuovo in protesta giovedì, mentre si attendono linee chiare di governo e la nomina ufficiale di un nuovo presidente dell'Autorità portuale.

Dal porto agli altri temi della città. «Il Recovery fund deve essere l'occasione per risolvere i problemi rimasti aperti da trent'anni - ribadisce il primo cittadino -. I soldi devono produrre reddito, gettito e sostenibilità. Noi, grazie al Consiglio, all'amministrazione e alle Municipalità, stiamo efficientando il bilancio, mantendendo i servizi, i lavori pubblici per preparare la città al rimbalzo, che sono sicuro arriverà. E i tornelli appena possibile li mettiamo», afferma in tema di gestione dei flussi turistici, mentre sullo spopolamento: «stiamo studiando un piano di alienazioni di intere palazzine popolari per dare la possibilità agli attuali inquilini di diventare proprietari dei loro appartamenti. Cerchiamo di vendere - dice - proprietà che non hanno alcuna utilità, abbassando i prezzi, mettendo risorse. Proporremo di gestire case Ater della Regione - continua - e quanto al Salone Nautico, riprogrammato per il 2021 a causa della pandemia, ho in mente di realizzare, proprio all'Arsenale, un polo fieristico, una mostra per l'artigianato di lusso e per l'arte, per rilanciare la città». Bene lo stadio con il Recovery, per il sindaco, «anche sistemare il Penzo. Invece il palazzetto dello sport vi comunico che il Trust non è più tanto d'accordo a costruirlo ai Pili».

Sintesi del bilancio di previsione

L'assessore al Bilancio Michele Zuin riassume le previsioni, già discusse nelle commissioni. «Nessun taglio ai servizi, investimenti netti per 100 milioni nel 2021. Meno 40 milioni di entrate previste. Speriamo il governo intervenga con ulteriori interventi di ristoro per le minori entrate, anche nel 2021. Solo così possiamo replicare una serie di misure messe in atto. Le entrate delle imposte di soggiorno previste sono 25 milioni, 11 milioni di avanzo vincolato, per la Tari circa 93 milioni e 200 mila euro, confermando le riduzioni del 16,2% per le utenze domestiche, con l'ulteriore 3,2% per il 2020, sempre per le abitazioni, e una riduzione del 33% per i negozi di vicinato, oltre a un ribasso del 23% per il piccolo commercio: tutte replicate nel 2021». È previsto un recupero di evasione di 7 milioni nel 2021, 500 mila euro di Tasi, un milione e mezzo di Tari. Il contributo di accesso è stato rinviato al 2022, dalla Cosap (tassa sull'occupazione di suolo pubblico per gli esercizi) arrivano 10,3 milioni e dalla Cimp (tassa sulla pubblicità) 3,1 milioni. Dalla Ztl 10,9 milioni, dalle quotine 17,4 milioni e dai proventi della sosta sempre 4 milioni nel 2021. Sono 7,8 milioni i soldi che al Comune arrivano dalla manovra Zappalorto, 10 milioni dagli affitti, e dai canoni cimiteriali 2 milioni. «Non mi vergogno, è anzi motivo di orgoglio, l'investimento di 1,7 milioni per il Salone Nautico del 2021, per rilancio delle attività economiche e produttive». Fra gli stanziamenti: il rilanciato del 6 sport, il contratto del verde con 200 mila euro in più nella convenzione da 5 mila già attiva, 250 mila euro per i guardians, oltre a un fondo per il sostegno alle famiglie per le bollette. «Ci auguriamo venga approvato entro fine anno».

Reazioni

Quando la presidente del Consiglio, Ermelinda Damiano, apre il dibattito, le minoranze partono. Non a presentare gli emendamenti. Quelli saranno letti domani, giovedì 17 dicembre. «Un bilancio che non fa alcun investimento sul futuro di Venezia, su una nuova e diversa visione della città e dell'economia - commenta la capogruppo Pd Monica Sambo - Un bilancio che non prevede il potenziamento del trasporto pubblico locale, che non ha alcun serio investimento sull’ambiente, ma che anzi prevede nel Dup lo scavo del canale Vittorio Emanuele». Il gruppo consiliare si prepara a sfoderare una quindicina di emendamenti. «Non si vedono politiche giovanili attive - commenta il consigliere Paolo Ticozzi - Il 6 sport è un po' poco». «Nessuna visione di città in questo bilancio», per il consigliere Gianfranco Bettin, che è contro «l'inceneritore di Fusina, infiocchettato come fosse impianto all'avanguardia nel trattamento dei rifiuti, e invece ci porta indietro», e per Emanuele Rosteghin, «manca una prospettiva. Se per il 2022 sono previste entrate per 33 milioni dalla tassa di soggiorno e per 13 dal contributo di accesso, ciò significa che non c'è alcuna volontà di invertire la rotta della monocultura turistica mordi e fuggi, che non soggiorna in città». Per il consigliere Marco Gasparinetti, «il Dup avrebbe dovuto invertire la rotta dello spopolamento che ora interessa Mestre e Carpenedo più della laguna. Il Comune invece dal 31 dicembre del 2014 ha perso 8 mila residenti e al 2025 arriveremo con meno di 250 mila abitanti». Il consigliere e professore Stefano Zecchi ricorda l'impegno nella preparazione di uno Statuto per l'autonomia di Venezia. «Gli emendamenti che ci riguardano sono rivolti al Dup - dice la consigliera Sara Visman - Non abbiamo spostato risorse, ma avanzato proposte, per il rilancio di Murano in particolare». Il consigliere Giovanni Andrea Martini si sofferma sulle grandi navi. «La soluzione Marghera non verrebbe mai approvata: non permette il transito delle navi commerciali e passeggeri contemporaneamente, è rischiosa. Cerchiamo - dice - di trovare una strada condivisa. Sfruttiamo il tempo a disposizione in questo anno anno e mezzo e non permettiamo che tutto venga presentato a cose fatte, come palazzo Grassi». 

Palazzo Grassi e delibere

La vendita del 20% delle quote del Comune da Cmv spa, il Casinò di Venezia, a Pinault Collection, di François-Henri Pinault, è già stata pubblicamente presentata. Ma la delibera in Consiglio scatena polemiche perché per le opposizioni non era stata trattata in precedenza. Si arrabbia il consigliere Giuseppe Saccà. «Come si può dire che dal 2018 a oggi le trattative sono state taciute per via della loro delicatezza? L'operazione di cessione per me è anche condivisibile, la maniera di procedere è discutibile». D'accordo sostanzialmente con lui la consigliera Visman. Al momento del voto sulla cessione delle quote comunali di palazzo Grassi in cambio di 11 milioni, anche se l'assessore Zuin afferma che quell'immobile non è mai stato pubblico, 21 voti sono a favore, 8 contrari e 3 le astensioni. Per Martini: «la politica culturale del Comune si fa sempre più privata».

Il Consiglio approva con 21 voti favorevoli e 11 contrari anche la delibera dell'addizionale comunale Irpef con conferma dell'aliquota e della soglia di esenzione, a 10 mila euro lordi, per l'anno 2021. Il consigliere Alessandro Baglioni rimarca: «Ci deve essere un abbassamento, magari non subito, dello 0,8% di addizionale, perché così si colpiscono i più fragili». Confermata, sempre a maggioranza e con 10 astenuti, la delibera che dispone alcune modifiche al regolamento dell'imposta di soggiorno. Il legislatore ha modificato la posizione giuridica dei gestori delle strutture ricettive attribuendo agli stessi la responsabilità del pagamento dell’imposta di soggiorno, con diritto di rivalsa nei confronti dei pernottanti. Con 22 voti favorevoli e 10 astenuti passa anche la proposta di delibera di adeguamento Istat degli oneri di urbanizzazione e di revisione del contributo di costruzione. Infine, c'è l'ok anche alla delibera per la verifica della quantità e qualità di aree da destinarsi alla residenza, alle attività produttive e terziarie, da cedere in proprietà o in diritto di superficie con la determinazione dei prezzi per il 2021.

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