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Brugnaro "sfratta" la movida: "Penso a un modello Lisbona al porto"

Il sindaco di Venezia conferma la volontà di collaborare con Paolo Costa per creare un'alternativa per i giovani: "Lui va riconfermato, è competente e può dare molto alla città"

Il problema esiste, e dove c'è un problema va trovata una soluzione. È il punto di vista del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, sulla questione della "movida" di campo Santa Margherita, area in cui la sera si riuniscono i giovani e gli "sbandati" trasformandosi troppo spesso in luogo di spaccio e violenza: "Dobbiamo immaginare un'area alternativa - taglia corto il primo cittadino lunedì, ribadendo l'idea di spostare chiacchiere e bevute da tutt'altra parte, in zona Marittima - Agli esercenti vari, se ci vogliono dare una mano, proponiamo una fascia di terreno tra Vtp (Venezia terminal passeggeri) e canale della Scomenzera, una striscia lunga cinquanta metri (di proprietà del porto) a cui si potrà accedere tramite il ponte dalla parte di piazzale Roma".

E poi "a un certo punto lungo il canale potremmo posizionare una passerella galleggiante per far ormeggiare i barchini, in corrispondenza della rete che separa l'area dal porto". Ottenendo "tanti luoghi autonomi dove ogni esercente può coltivare un suo piccolo locale. Trenta locali tutti insieme, con un bando pubblico aperto in primis proprio ai commercianti di campo Santa Margherita, che potrebbero così non perdere clientela. Le strutture permetterebbero anche di rendere più estetica l'area". 

Il progetto è già in fase avanzata, anche perché non ha trovato porte chiuse dall'Autorità portuale, che è proprietaria della zona. "Paolo Costa (presidente del porto, ndr) è d'accordo - precisa il sindaco - Il tutto potrà rientrare nel novero del nuovo piano di sviluppo portuale". Una partita che nei prossimi mesi vivrà snodi decisivi, visto che a ottobre scadrà la nomina di Costa a capo dell'Autorità portuale: "Sono favorevole a una  riconferma, è una persona competente che può dare molto alla città", ha messo in chiaro Brugnaro. Del resto fin dal giorno seguente alla sua nomina, il sindaco ha formato un asse con l'ex titolare di Ca' Farsetti. Il risultato è stato soprattutto il piano di viabilità acquea alternativa per l'ingresso delle grandi navi in Marittima su cui dovrà esprimersi il governo. Questioni di ampio respiro che si intrecciano al futuro della trasportistica navale veneziana: "Dobbiamo puntare sulle possibili convergenze - spiega - Penso a un'autorità portuale unica di Chioggia, di Ravenna, di Pordenone per esempio".

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