Mozione no pesticidi a Vigonovo del Movimento Cinque Stelle
Riceviamo e pubblichiamo: "Presentata in consiglio Comunale a Vigonovo il 25 Febbraio 2015 la seguente proposta di mozione del Movimento 5 Stelle Vigonovo:
Al Sindaco del Comune di Vigonovo (VE)
Gruppo consiliare
MOVIMENTO 5 STELLE VIGONOVO
PROPOSTA DI MOZIONE
Premesso che
l'Amministrazione locale, nella persona del Sindaco, è la responsabile primaria della salute dei
propri cittadini, Diritto inviolabile tutelato dalla Costituzione Italiana (Art. 32),
considerato che
il Comune di Vigonovo insiste in una zona di ricarica di falda,
l'impiego dei Pesticidi chimici (Agrofarmaci) di sintesi rappresenta pericolo grave ed attuale,
riconosciuto, per la salute della popolazione residente nel suo complesso, in primis degli
stessi agricoltori ed operatori agricoli, nonchè dei consumatori in generale,
i Pesticidi chimici (Agrofarmaci) di sintesi, non essendo biodegradabili, inquinano l'ambiente
per un lunghissimo periodo, accumulandosi nelle catene alimentari e negli organi sensibili,
come tali o come metaboliti tossici, così da moltiplicare la loro pericolosità per la salute Umana
e Animale
sono oltre 130 i residui di pesticidi che si ritrovano oggi nelle acque superficiali e profonde,
(ISPRA -ARPA), contaminate da 60 anni d'uso indiscriminato in ambito agricolo ed
extragricolo,
i pesticidi chimici (Agrofarmaci) di sintesi e i loro metaboliti sono scientificamente riconosciuti
quali Interferenti Endocrini, i cui effetti gravemente pericolosi per la salute umana ed animale si
esplicano a livelli infinitesimi di contaminazione e che la popolazione residente non è
pertanto tutelata dalle soglie di cosiddetta "tolleranza" nè dai tempi di rientro e di carenza o fasce
di cosiddetto rispetto, diffondendosi i residui chimici in tutto il territorio comunale
i Pesticidi chimici (circa 300 Agrofarmaci di sintesi attualmente in commercio) sono riconosciuti a
livello internazionale (IARC, Lione) quali "concause aggravanti" di numerosissime patologie
degenerative (tra cui tumori e cancri, Parkinson, Alzheimer, Linfomi) e di effetti teratogeni sulla
discendenza, danneggiando il DNA, il sistema nervoso, ormonale, ecc, moltiplicando gli effetti
dannosi per la presenza contemporanea di diversi residui chimici nell'ambiente
i pesticidi Chimici mettono a rischio e pericolo particolarmente accentuato le categorie sociali
più deboli per costituzione e/o sistema immunitario (anziani, malati, ecc.) ed in particolare i
Bambini, i quali subiscono e/o accumulano dosi di contaminazione per unità corporea molto
più elevate, risultando inoltre molto più sensibili ai conseguenti danni genetici, ormonali, al
sistema nervoso, ecc., in quanto esseri umani in via di sviluppo. Risultando pertanto violati
anche il principio Costituzionale di Uguaglianza dei cittadini e quello di massima
Precauzione
i danni all'ambiente sono aumentati costantemente (oggi l'Italia usano oltre 150.000 tonnellate
di Pesticidi chimici, più del 30% di tutto il consumo europeo) e le gravi ripercussioni sulla salute
sono testimoniate dalle statistiche d'incremento della morbosità e mortalità nella popolazione
e dalle conseguenti gravi ricadute sociosanitarie ed economiche sulla collettività, essendo
l'Italia il Paese con la maggiore incidenza mondiale di tumori dell'infanzia (OMS), con tasso
d'incremento quasi doppio (2%) rispetto alla media UE (1,1%) e con una drammatica
riduzione dell'aspettativa di vita sana, da 74 a 62 anni, dal 2004 ad oggi (Eurostat)
nella società è negli organi istituzionali si è affermata la consapevolezza della gravità del
rischio sanitario correlato alle matrici ambientali inquinanti e la necessità di tutelare lo stato di
salute della popolazione sulla base del Principio di Precauzione, della Prevenzione Primaria,
nonchè sul Principio di Comparazione (Comparative Assessment) tra le tecnologie
disponibili
i cittadini hanno diritto ad un ambiente salubre (Art. 9 della Costituzione) e, nel caso
particolare, a non essere contaminati da Pesticidi chimici (tolleranza zero) ed è impossibile
eliminare la deriva di prodotti chimici che si diffondono in ogni caso sul territorio, nelle
proprietà limitrofe, così come come nelle aziende agrobiologiche
la Costituzione italiana tutela e regola la libertà di iniziativa economica, affinché non
vengano violati i diritti alla salute, all'ambiente salubre e allo sfruttamento razionale dei
terreni agricoli (Art. 44 Costituzione), diritti incompatibili con l'impiego di Pesticidi chimici di
sintesi
Considerato il principio, espresso in molteplici sentenze (in primis dalla Corte Costituzionale
con sentenza n.11 del 1960, n.210 e 641 del 1987, in riferimento agli articoli 9 e 32 della
Costituzione), che l'interesse primario della salute deve considerarsi preminente rispetto a
ogni altro interesse giuridicamente protetto
Considerato l'attuale elevato impiego di Pesticidi chimici di sintesi e l'alto tasso di patologie
degenerative presenti nel nostro territorio comunale, che risulta quindi particolarmente esposto
a condizioni di rischio e pericolo grave ed attuale per i cittadini,
Tenuto conto che
la DIRETTIVA 2009/128/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
del 21 ottobre 2009 (recepita in Italia con D. Lgs. n. 150 del 14 agosto 2012), istituisce un
quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi, riducendone i
rischi e gli impatti sulla salute umana e sull'ambiente, promuovendo l'uso della difesa integrata e di
approcci o tecniche alternativi ai pesticidi chimici, privilegiando i metodi non chimici, affinché
gli utilizzatori professionali di pesticidi adottino le pratiche o i prodotti che presentano il
minor rischio per la salute umana e l'ambiente, tra tutti quelli disponibili per lo stesso
scopo.
La difesa fitosanitaria a basso apporto di pesticidi include sia la difesa integrata sia l'Agricoltura
Biologica a norma del regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio, del 28 giugno 2007,
relativo al metodo di produzione biologico di prodotti agricoli ( 1 ).
considerando quanto segue:
A norma degli articoli 2 e 7 della decisione n. 1600/2002/CE del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 22 luglio 2002, che istituisce il sesto programma comunitario d'azione in materia di
ambiente, dovrebbe essere istituito un quadro normativo comune per un utilizzo sostenibile
dei pesticidi, tenendo conto del principio di precauzione, quando sul piano scientifico vi siano
incertezze riguardanti i rischi che i prodotti fitosanitari comportano per la salute umana e animale
o l'ambiente.
In base al principio di Precauzione, applicato attraverso il "comparative assessment" , esistono
oggi numerosi mezzi tecnici biologici per la difesa e la fertilizzazione agricola, regolarmente
registrati al commercio, ovvero sottoposti alle relative prove di efficacia per un determinato
scopo e che, pertanto, Pesticidi ed altri mezzi chimici di sintesi atti allo stesso scopo
dovrebbero essere banditi dal commercio, in quanto pericolosi per l'ambiente, la salute e la
biodiversità generale
Sulla base del regolamento (CE) n. 1107/2009 e della direttiva quadro, l'attuazione dei principi di
difesa integrata è obbligatoria e il principio di sussidiarietà si applica alle modalità di
attuazione dei medesimi principi di difesa integrata. Gli Stati membri dovrebbero pertanto
illustrare le modalità di attuazione di detti principi nei rispettivi Piani d'Azione Nazionali
(PAN), ai sensi della Direttiva 2009/128/CE sull'uso sostenibile dei Pesticidi, privilegiando i
metodi non chimici in materia fitosanitaria (mezzi di Difesa Biologici tra loro "Integrati" al fine
di sostituire le sostanze chimiche di sintesi), con rafforzamento dei percorsi di innovazione a
vantaggio di sistemi colturali emancipati dalla chimica, che devono godere di investimenti
specifici anche in termini di ricerca.
Considerando che agronomi ed agrotecnici, i quali definiscono gli interventi fitosanitari, devono
privilegiare tutte le tecniche sostitutive dei prodotti chimici di sintesi, essendo responsabili,
nella loro attività professionale, delle eventuali ricadute negative sulla salute umana e
l'ambiente (Circolare MIPAAF - Ordine Agronomi sull'Atto Fitoiatrico) e che per lo stesso motivo
essi non potrebbero operare con superficialità o per semplice interesse economico, ad
esempio in qualità di rappresentanti di Pesticidi chimici.
che gli stessi doveri di rispetto e responsabilità nei confronti dei diritti costituzionali inviolabili
si applicano a tutti i cittadini, in particolare ai rappresentanti istituzionali, ai dipendenti pubblici,
tra cui i docenti delle Scuole superiori Agrarie e delle Facoltà di Agraria, ed alle associazioni di
categoria agricole, per la corretta formazione dei tecnici e degli operatori agricoli e per la
diffusione delle tecnologie Agroecologiche e Biologiche, oggi ampiamente disponibili a livello
applicativo.
Considerando il notevole avanzamento delle tecniche di Agricoltura Biologica, con risultati
economicamente sostenibili dal punto di vista produttivo e notevoli possibilità di valorizzazione
commerciale, che si uniscono agli enormi benefici diretti e indiretti, socio-sanitari ed
ecologici,
Essendo pertanto possibile, nonchè doveroso, orientare la professione degli agronomi e degli
agricoltori, le rivendite di Agrofarmaci e i Consorzi verso la convergenza di interessi sociali
positivi per la salute e l'ambiente, in un programma territoriale di riconversione
Agroecologica: ricordando che gli agricoltori sono le prime vittime di tale sistema di
"tossicodipendenza" dagli agrofarmaci chimici, oggi inutili in quanto sostituibili con tecniche
alternative sufficienti
Dal momento che gli agricoltori biologici hanno diritto, in base ai regolamenti Europei
Agroambientali (attivi dal 1992, obbligatori e prioritari dal 2000), recepiti attraverso i Piani di
Sviluppo Rurale Regionali, a corrispondenti pagamenti per maggiori costi di produzione e
mancati ricavi, più la copertura dei costi di transazione alla riconversione Biologica (+20%),
ovvero a mantenere "per legge" quantomeno lo stesso reddito.
Considerando la possibilità di attivare un'azione collettiva d'area, ai sensi delle stesse normative
agroambientali europee e regionali, con ulteriore maggiorazione dei pagamenti agroambientali
fino al 30%, per i benefici indiretti socio-economici e sanitari di una riconversione biologica
territoriale
Considerando le notevoli risorse agroambientali disponibili, obbligatorie e prioritarie nei PSR
(oltre 25 miliardi di € complessivi per i PSR delle regioni italiane nel periodo 2007-2013, di cui sono
spesi circa la metà al 2012) e la "trasversalità agroambientale" che dev'essere rispettata per
tutte le altre misure dei PSR regionali (innovazione, promozione, sistemi di qualità, ecc.), con la
concreta possibilità di sostenere pubblicamente un programma innovativo di riconversione
biologica territoriale, con i relativi servizi tecnici
Tenendo conto che oggi il fatturato totale annuale di Pesticidi Chimici in Italia è di circa 1 miliardo di
€ è le regioni italiane, nel loro complesso, hanno a disposizione circa 4 miliardi di € all'anno per i
PSR, a priorità ed obbligatorietà agroambientale, con cui si potrebbero sostenere i maggiori costi
dell'impiego dei mezzi tecnici Biologici.
Visto l'Art 68, del Reg (CE) n. 73/009, del Consiglio del 19 Gennaio 2009, che prevede
l'erogazione di un contributo pubblico sulla spesa assicurativa per la copertura dei rischi di
perdite economiche causate da infestazioni parassitarie ed altre avversità (assicurazioni
agevolate in agricoltura), con rimborso (fino all'80%) delle polizze multirischio, quale ulteriore
sostegno a garanzia delle produzioni biologiche, in quanto migliorative in senso ambientale e
sanitario.
Considerando la natura privilegiata del territorio, sia dal punto di vista della produttività che della
collocazione geografica, che può favorire la riconversione territoriale verso un "Bioterritorio", con
opportunità di sviluppo economico e turistico attraverso l'agricoltura e viticoltura biologica,
per la sempre maggiore esigenza di qualificare l'agricoltura locale secondo criteri di qualità,
salubrità e biodiversità
Pertanto, nell'interesse di tutte le parti sociali coinvolte,
Il MoVimento 5 Stelle di Vigonovo chiede al Sindaco di impegnarsi a:
- vietare l'uso dei pesticidi in parchi, giardini pubblici, campi sportivi, cortili delle scuole e anche in
prossimità di strutture sanitarie. Dovrà essere ridotto anche l'utilizzo di pesticidi lungo strade, linee
ferroviarie, in prossimità di acque superficiali o sotterranee e da vietare l'impiego di aerei per il
trattamento dei campi;
- vietare nel territorio comunale l'impiego dei Pesticidi chimici (Agrofarmaci ) di sintesi sia
in ambito agricolo che extra-agricolo, in quanto pericolosi per la salute umana e per
l'ecosistema per quanto citato nelle premesse e ai sensi dei Regolamenti e Direttive comunitarie;
- dichiarare il Territorio "Biologico" (libero da Pesticidi chimici)
- stabilire il diritto a non essere contaminati, con tolleranza zero sulla deriva di Pesticidi nelle
aree di confine comunale, chiedendo ai comuni limitrofi di stabilire adeguate distanze e zone di
sicurezza,
- mettere in atto una campagna di sensibilizzazione rivolta ai produttori locali circa la necessità
di riconversione biologica delle produzioni agricole, con adeguata formazione degli operatori
promuovendo un corso di Agricoltura Biologica rivolto agli operatori agricoli e tecnici
- impegnare l'amministrazione comunale ad attivarsi per un'azione collettiva d'area generale,
sensibilizzando i Comuni limitrofi ad analoghe iniziative al fine di arrivare in breve termine al
"Bioterritorio"
- agire nei confronti della Regione Veneto, insieme ad altri comuni, per un migliore utilizzo delle
risorse dei PSR a sostegno della riconversione biologica, con azione territoriale pilota
collettiva ed adeguamento dei pagamenti agroambientali previsti
- promuovere un programma pilota di assicurazione fitosanitaria agevolata per l'Agricoltura
Biologica, anche attraverso la costituzione di un Consorzio Difesa ad hoc, attivandosi verso il
Ministero Agricoltura e la Regione per il sostegno previsto e per il finanziamento di un programma
di collaudo sperimentale territoriale e comprensoriale
- agire nei confronti dei Ministeri e delle Regioni per una corretta stesura del PAN sull'uso
sostenibile degli agrofarmaci, attualmente in discussione e consultazione, secondo quanto
indicato nelle premesse
- agire per rimuovere gli eventuali conflitti di interesse tra le parti sociali, al fine di arrivare ad
una convergenza economica ed ecologica ("Econologica") di intenti con tutte le parti in
causa, nel rispetto dei diritti inviolabili alla salute umana ed ambientale, delle attuali e future
generazioni
- monitorare, in collaborazione con gli organi istituzionali preposti, lo stato di salute ambientale e
sanitario attraverso i relativi indicatori, al fine di valutare i benefici nel breve e lungo periodo
Vigonovo, li 25 Febbraio 2015
Andrea Danieletto
Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Vigonovo"