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Musei civici, domani la commissione Cultura. Occhi dell'opposizione puntati sul lavoro

“Tutta la Città Insieme!”: «Dipendenti di nuovo a zero ore. Con la cassa integrazione i full time arrivano a 800 euro al mese, i tempi parziali a 500. Anche questi sono lavoratori da tutelare»

Domani, martedì primo dicembre, nel corso della VI commissione consiliare Cultura si parlerà della possibile riapertura dei Musei Civici veneziani, chiusi per Covid la scorsa primavera e mai più riaperti. Alle 9.30 è prevista l'audizione della Fondazione. Una convocazione cui la Funzione Pubblica Cgil ha chiesto di partecipare, «per portare la voce dei lavoratori che hanno pagato un prezzo altissimo in questa crisi - dichiara Daniele Giordano, segretario Fp Cgil Venezia - Questa crisi richiede una riflessione sul rapporto tra Comune e Fondazione Musei Civici. I lavoratori sono stati posti in cassa integrazione ed è ricaduto sulle loro spalle il contenimento dei costi per la crisi sanitaria, poiché hanno perso parte del loro reddito in questa emergenza e si preannunciano ulteriori mesi di sacrifici. Riteniamo indispensabile che la commissione si esprima sull'utilizzo delle risorse che arriveranno dal governo per fare in modo che servano a tutelare occupazione e redditi».

Il Partito Democratico veneziano ricorda che, «sono arrivati oltre 10 milioni di euro ai musei veneziani, e altri 10 sono in arrivo da Roma, di cui quasi 7 ai Musei Civici. Il governo sta dimostrando attenzione al sistema museale veneziano - afferma -. Domani la commissione Cultura sarà un'occasione per fare il punto sulla situazione e programmare attività e iniziative del 2021. Una volta conclusa la pandemia, il sistema museale del Comune di Venezia dovrà assumere ancor di più un ruolo determinante per un tipo di turismo diverso, che punta alla qualità dei servizi». Il gruppo consiliare “Tutta la Città Insieme!” reclama, «dignità per i lavoratori dei Musei Civici, le cui condizioni sono peggiorate drammaticamente nel corso della pandemia. Guardia sala, guide museali e, in generale, tutti gli impiegati che fanno funzionare i Musei Civici sono esternalizzati - afferma il gruppo - sottopagati e sempre più privati di diritti. Dietro all'enorme patrimonio artistico-culturale ammirato e studiato da tutto il mondo si nasconde un modello di sfruttamento che sta diventando l’unico sistema lavorativo proposto». Da novembre, sottolinea “Tutta la Città Insieme!”, «la nuova chiusura ha azzerato le ore, salvo la tre-giorni di riprese di “Mission Impossibile” a Palazzo Ducale. I lavoratori full time sono pochi, in generale i loro stipendi raggiungono un massimo di 1000 euro al mese, ma la media è di 6-700 euro. Con il fondo di integrazione salariale (Fis), il tutto si riduce a 800 euro, per i tempi pieni, e 500 per i part time. E stiamo parlando di gente che ha famiglie da sfamare».

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