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Speranzon su nuovo prefetto Di Bari: «Ho suggerito per Mestre il piano Stazioni sicure»

Il senatore di Fratelli d'Italia: «Strategie già applicate nelle grandi città come Roma, Milano e Napoli. Gli atti criminali legati allo spaccio sono diventati una condanna per i mestrini, per i cittadini e i commercianti della terraferma»

“Un augurio di buon lavoro in un contesto molto complesso e difficile nel quale operare, ma sul quale bisogna intervenire in maniera efficace». Così il senatore di Fratelli d'Italia Raffaele Speranzon saluta la nomina del nuovo prefetto di Venezia Michele Di Bari. «La celerità nella nomina da me caldeggiata vista l'attuale situazione cittadina, è la pronta risposta del governo alle criticità della nostra città. Mi sono già attivato nei confronti del ministero dell’Interno, suggerendo l'attuazione nell'area più critica per lo spaccio sulla terraferma, la stazione ferroviaria di Mestre, del piano nazionale Stazioni Sicure già attivato nelle grandi stazioni di Roma, Milano e Napoli.

Il piano, già sulla scrivania del vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha l’obiettivo di supportare le forze dell’ordine irrobustendo il numero degli addetti alla sicurezza. Un piano con cui si punta a innalzare il livello di tranquillità anche nei centri di prossima attivazione: tra il 2023 e il 2026 a Venezia.

«Gli atti criminali legati allo spaccio sono diventati una vera e propria condanna per i mestrini - continua Speranzon - Per i cittadini e i commercianti dell'intera terraferma, allarmati e terrorizzati da questa criticità alla quale è doveroso dare risposta. Come sarà altrettanto prioritario intervenire in centro storico sulla questione borseggiatori e spaccio, e sul territorio allargato della nostra provincia, dove l'infiltrazione delle organizzazioni criminali come quelle di matrice ndranghetista sono sempre più radicate e subdolamente pericolose per l'ordine pubblico e il tessuto economico. È già in programma un incontro con i vertici della prefettura per capire quali disponibilità concrete di risorse, uomini e mezzi si possono mettere in campo».

«Auguriamo buon lavoro al nuovo prefetto di Venezia, Michele Di Bari. Una figura di alta competenza chiamata ora ad operare in uno scenario complesso come quello veneto. Nel quale la presenza e gli interessi delle organizzazioni malavitose sono particolarmente rilevanti», commentano i consiglieri regionale del Partito Democratico veneto, Andrea Zanoni (presidente della Commissione Legalità), Anna Maria Bigon (componente Commissione Legalità), assieme agli esponenti dem veneziani Francesca Zottis e Jonatan Montanariello.

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