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Orsoni e i milioni romani "latitanti": "Una vicenda da Corte dei conti"

Il sindaco ha sottolineato in questo modo, durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario della Corte dei conti, "la mancanza di rispetto per gli organismi locali da parte di chi governa"

"Lo stato pretende troppo e spesso con modalità penalizzanti". Lo ha detto il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni a margine dell'inaugurazione dell'anno giudiziario della Corte dei Conti per il Veneto. Per Orsoni non si può chiedere a un comune di predisporre un bilancio, nel rispetto del patto di stabilità, a pochi mesi dalla fine di un anno.

"Cambiare così - ha detto - le regole in corsa costringendo l'Ente locale a recuperare risorse quando è ormai impossibile". "Chi governa - ha sottolineato - dovrebbe rispettare di più gli organismi locali altrimenti perde in credibilità facendo oltretutto un danno ai cittadini". Orsoni ha anche lanciato una provocazione "mi verrebbe voglia - ha detto - di produrre una istanza per il giudizio di responsabilità, rivolgendomi alla Corte dei Conti, per il mancato versamento da parte dello Stato di 11 milioni di euro che spettano a Venezia dal 2009 nell'ambito della legge speciale". (Ansa)

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