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A Palazzo Ducale idee e buone pratiche da mezzo mondo per il futuro delle città VIDEO

Lunedì il forum "Mille città, milioni di cittadini: un progetto per il nostro futuro". Si spinge su differenziata e su sicurezza partecipata. Brugnaro: "Idea ambasciatori di Venezia nel mondo"

Tutti attorno a un tavolo. Realtà quotidiane, logistiche, usi e costumi diversi, ma un'unica volontà: quella di progredire attraverso la conoscenza reciproca. Per fare tesoro di idee lontane o, perché no, in futuro dare il "la" a collaborazioni o protocolli condivisi. E' in questa ottica di apertura che lunedì mattina nella Sala del Senato di Palazzo Ducale è stata aperta la seconda edizione del forum internazionale "Mille città, milioni di cittadini: un progetto per il nostro futuro". 

RAPPRESENTANTI DI 14 CITTA'

A Venezia sono giunti i rappresentanti di 14 città. Presente anche l’Ufficio Regionale Unesco per la Scienza e la Cultura in Europa. Durante la tavola rotonda, aperta dal sindaco Luigi Brugnaro, cui hanno partecipato anche alcuni dei 44 sindaci della città metropolitana, si è parlato soprattutto di sicurezza urbana, di mobilità e di gestione dei rifiuti. Temi d'attualità anche nel capoluogo lagunare ma che costituiscono alcuni dei "crucci" principali per chi deve amministrare una collettività a tutte le latitudini.

"A VENEZIA C'E' VOGLIA DI APERTURA E DISCUSSIONE"

"Ringrazio i rappresentanti delle varie città intervenute che ci onorano di poter dialogare con loro - ha esordito il primo cittadino - Qui ci sono le massime istituzioni della nostra città per ascoltare e capire le migliori pratiche che nelle vostre città avvengono. L'idea è di costruire un rapporto di amicizia tra le persone, perché il progresso si è sempre costruito partendo dal rispetto reciproco e dalla conoscenza reciproca. Il nostro è un atteggiamento di umiltà. Ascoltare e capire quello che nei vostri territori fate può essere occasione di avanzare tutti insieme. Penso che riunioni come queste possano contribuire a creare questa amicizia internazionale che Venezia ha sempre avuto. Qui - ha concluso - c'è grande voglia di apertura e di discussione". Una diplomazia di secondo livello che ha indotto Brugnaro a lanciare l'idea degli "ambasciatori di Venezia" in giro per il mondo: "Naturalmente sarebbero senza contribuzione - ha spiegato - sarebbero persone che potranno raccontarci cosa succede nelle varie città del mondo in cui abitano. Vogliamo mettere Venezia al centro di un grande processo di miglioramento civile ed economico".

SICUREZZA PARTECIPATA E RACCOLTA DIFFERENZIATA

Il primo cittadino durante l'incontro ha espresso il concetto di "percorso". Le soluzioni non portano mai a risultati immediati, ma l'importante è muoversi con decisione nella direzione giusta. Questo in ogni ambito, dalla gestione dei rifiuti (si è convenuto che la differenziata garantisce maggiore pulizia in ambito urbano) alla sicurezza urbana, su cui Ca' Farsetti punta molto attraverso i comitati di Controllo di Vicinato: "Il ruolo dei cittadini è di continuare a denunciare le situazioni che non vanno bene - ha commentato Brugnaro - Noi non riusciamo a dare risposte a tutti per un problema di norme e organizzazione, ma ciò non toglie che questi problemi debbano essere risolti. Cercare di migliorarsi sempre in fatto di sicurezza e degrado fa sì che le città possano essere efficientate. Non dobbiamo nascondere i problemi, ma affrontarli a viso aperto. Faremo riunioni con i cittadini sul posto e voglio ringraziare i comitati di controllo di vicinato di Mestre e Marghera per quello che fanno. Col loro operato si crea un senso di comunità, il tutto sotto il controllo della Prefettura. L'idea sta funzionando e speriamo di poter fare ulteriori passi in avanti".

L'UNESCO: "CITTA' SICURE E SOSTENIBILI"

Prima degli interventi degli ospiti, a partire da quello del sindaco di Bordeaux, Alain Juppé (concentratosi sui temi della mobilità), a portare il suo saluto è stata la direttrice dell'Ufficio regionale dell'Unesco per la scienza e la cultura in Europa Ana Luiza Thompson Flores. "Uno degli obiettivi dell'Agenda 2020 - ha sottolineato - è avere città sicure e sostenibili. Le città sono diventate laboratori per capire come determinate sfide tra le più pressanti siano vissute e affrontate. Le zone urbane sono storicamente i driver principali dello sviluppo umano e, negli ultimi due decenni, l'Unesco ha sviluppato un partenariato strategico con alcune città e questo periodo ha portato anche alla creazione di reti, di cui la maggior parte delle città presenti oggi sono membri attivi, e a nuovi rapporti di cooperazione. E la giornata di oggi conferma il potenziale di Venezia come piattaforma per la cooperazione internazionale". 

TAVOLA ROTONDA

Alla tavola rotonda lunedì mattina hanno partecipato: il sindaco di Bordeaux (Francia), Alain Juppé, ex primo ministro transalpino; Daniel Termont, sindaco di Gand (Belgio), Gian Andrea Garancini, vicesindaco di Hearaklion (Grecia); Konstantinos Nikolouzos, sindaco di Kerkyra (Gracia); Yurii Sidorenko, direttore del Dipartimento di Pubbliche Relazioni di Kharkiv (Ucraina); Jung Burkjard, sindaco di Lipsia (Germania); Georges Marsan, primo cittadino della città di Monaco (Principato di Monaco); Daniel Nigro, rappresentante del Dipartimento  dei Vigili del fuoco di New York; Ibrahim Hakki Aysan, vicesindaco di Pendik (Turchia); Milan Trivic, vicesindaco di Sarajevo (Bosnia); Nicole Dreyer, vicesindaco di Strasburgo (Francia). 

LE "BEST PRACTICE"

Molti i temi trattati e le “best practice” esposte dai rappresentanti delle Città presenti, mettendone in evidenza aspetti positivi e criticità. In particolare, partendo dalla complessità che caratterizza molte realtà urbane, ci si è confrontati sugli aspetti della sicurezza urbana, della mobilità, della gestione dei rifiuti, della residenzialità. Molte le realtà urbane che hanno incentivato il trasporto pubblico e hanno investito in mezzi di trasporto non inquinanti e nella realizzazione di parcheggi, integrando tra loro le diverse modalità di spostamento, come ad esempio Bordeaux e Strasburgo. Per tutti c'è la necessità di gestire il problema della sicurezza, anche facendo i conti con quartieri più difficili di altri e la presenza di numerosi studenti, come a Gent. Le città greche hanno messo in evidenza le affinità con Venezia nella gestione dei flussi turistici e di un'economia legata soprattutto al turismo. L'accento sullo sviluppo sostenibile e la salvaguardia del patrimonio ambientale è stato posto dal Principato di Monaco, mentre Sarajevo non ha nascosto le reali difficoltà amministrative della città che ancora sconta le problematiche post belliche. 

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