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Dialoghi tra il Pd e la sinistra: la voglia di stare assieme c'è

Dodi: «Superare personalismi e tatticismi». Scaramuzza: «Coinvolgere la popolazione, il candidato non va scelto nelle segrete stanze». Il 27 conferenza della sinistra in via Peschiera Vecchia

A pochi giorni dall'arrivo del 2020, l'anno delle amministrative per Venezia, arrivano, stesso giorno e quasi stessa ora, due appelli, dalle forze di sinistra e dal Pd. Da un lato è il segretario del Partito Democratico veneziano, Giorgio Dodi, a dire «mettiamo da parte personalismi e inutili tatticismi, così da trovare fin da subito la sintesi su un progetto comune e una candidata o un candidato sindaco che abbia qualità e competenze per interpretare quel cambiamento che la città ci chiede», rivolgendosi a «partiti, associazioni e forze sociali che credono in un’altra idea di città». Siamo per una partecipazione ampia, condividiamo obiettivi e temi con altre associazioni e soggetti politici, spiega Dodi. Dall'altro lato, è attraverso la convocazione di una conferenza stampa che Articolo Uno, Possibile, Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana e Verdi - Europa Verde, fanno appello all'aggregazione, all'ampia partecipazione, a «tutte le forze o i gruppi di forze politiche e civiche che puntano a creare un’alternativa all’attuale gestione della città, inefficace e prepotente, segnata dal conflitto d’interessi di Luigi Brugnaro e della destra. Si tratta di compiere un altro risolutivo passo in avanti, creando la sintesi finale, definire il perimetro della coalizione e scegliere insieme la candidatura a sindaco più adeguata. Il tempo è venuto, ormai». Dodi stesso sostiene che se si è arrivati al punto di avvertire l'esigenza di perseguire unitamente questi obbiettivi, è perché «i tempi sono maturi».

I metodi

Ma chi dovrebbe chiamare chi? Alla conferenza di "fine anno", convocata dalle forze di sinistra il 27 dicembre, intanto, il Pd nella lista non compare. «Toccherebbe al maggior partito della coalizione prendere l'iniziativa - sostiene Gabriele Scaramuzza di Articolo Uno». Il Pd dice: «Di fronte all’eventualità di una seconda giunta Brugnaro, che ha ormai perso anche quel poco di civismo che ne aveva caratterizzato la discesa in campo, il centrosinistra deve con forza ritrovare un senso di unità, non contro qualcuno ma per portare avanti un’idea diversa di città». «Conviene mettere in campo un'alternativa larga, con il contributo programmatico del Pd e di Andrea Martini - presidente della Municipalità di Venezia Murano Burano - prima condividiamo e poi diamo vita a un percorso, a un programma e scegliamo un candidato con una logica aperta e partecipativa», afferma Gabriele Scaramuzza di Articolo Uno, e poi precisa: «Che siano primarie, o altri metodi, non ci deve essere alcuna preclusione sul candidato, serve uno che tenga tutti assieme». 

Le candidature

Le forze della sinistra vogliono «parlare ai ceti popolari» e chiedono che, sulla base di una logica alternativa a quella «dell'uomo solo al comando di Luigi Brugnaro», le candidature si scelgano con una consultazione aperta, non «al chiuso nelle segrete stanze». «Proprio perché abbiamo necessità di riattivare centrosinistra, dobbiamo ricostruire esperienze originali di candidature, il Pd - fa emergere Scaramuzza - deve convincersi di questo». Di coalizione ampia e partecipata del resto aveva parlato anche il segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti, intervenendo a Mestre, alla chiusura dei 100 tavoli l'8 novembre scorso. «Penso a un partito plurale e pluralista. Stop agli ordini delle correnti da Roma. Chi è il capo del Pd lo deciderà il territorio», secondo le sue parole all'hotel Russott. C'era anche il presidente della Municipalità di Marghera, quella sera in sala, Gianfranco Bettin, dei Verdi, che oggi convoca il tavolo delle forze di sinistra. «Il leader non sono io», ribadì con forza.

I tempi

C'è accordo sul fatto che sia necessario fare il punto. «Presenteremo le nostre proposte, che nascono dai soggetti e dai gruppi, comprensivi di molti eletti nelle Municipalità e di persone impegnate nel mondo associativo, del volontariato, della cultura, dell’ambientalismo, dei diritti civili, che hanno promosso l’appello», concludono Articolo Uno, Possibile, Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana e Verdi. In un futuro, non molto lontano, il tavolo «perchè no?», potrebbe essere congiunto, ammette Dodi, «il tempo stringe». Venerdì 27 dicembre alle 12 "Il nostro impegno per la città" chiama a raccolta la città, nella sede di Articolo Uno in via Peschiera Vecchia a Mestre, per discutere di programma, coalizione e candidatura a sindaco. «Il tempo è venuto: decidiamo insieme, ora».

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