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Insediato il commissario della Provincia: in agenda il passaggio "indolore" a città metropolitana

A Ca' Corner è al lavoro per il nuovo incarico Cesare Castelli che annuncia tra le priorità di occuparsi della questione del riordino del personale dell'ente

Si è insediato in queste ore il commissario della Provincia Cesare Castelli che si è presentato alla città annunciando le priorità nella sua agenda: “Nell’accettare con entusiasmo il prestigioso incarico di Commissario della Provincia di Venezia, prossima futura Città metropolitana, anzitutto intendo salutare i cittadini consapevole che alla fortuna di vivere in una Città, in un Territorio eccezionale per storia, cultura, opportunità e bellezza corrisponde la responsabilità di dover affrontare problemi pesanti ed annosi: io sono qui per poter contribuire alla soluzione di qualcuna di queste criticità".

PROVINCIA-CITTA' METROPOLITANA. Tra le principali la questione città metropolitana: "Ciò  premesso, non nascondo di aver seguito, già per curiosità intellettuale e vocazione professionale, l’appassionante e complesso dibattito che si è acceso, e tuttora si sviluppa sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni, a seguito dell’entrata in vigore della legge di stabilità 2015. Per la Provincia-Città Metropolitana di Venezia, gli elementi certi sono due: il primo, tenuto conto delle funzioni attribuite dalla legge 56, riguarda il costo della spesa su cui stabilire la dotazione del personale di ruolo che deve essere ridotto almeno del 30%; il secondo, che entro 90 giorni dal 1 gennaio 2015, tenuto conto del riordino delle funzioni previsto dalla legge 56, deve essere individuato il personale che rimane assegnato ai propri uffici e servizi ed il personale da assegnare a procedure di mobilità.

QUESTIONE DIPENDENTI. Delicata e quanto mai incerta la questione dipendenti della Provincia: "Poiché lo Stato, per quanto riguarda i servizi per l’impiego, e la Regione devono ancora assumere definitive decisioni in ordine al riordino delle proprie funzioni che potrebbero essere attribuite alla Città metropolitana, al momento non è possibile individuare, in termini sicuri, né il numero, né le competenze e l’attuale collocazione dei dipendenti della Provincia da porre in mobilità. Voglio confermare con forza il mio impegno a governare la transizione verso la Città metropolitana garantendo che il relativo processo di riordino avvenga in base a piani di riassetto - organizzativo, economico e finanziario - che assicurino la messa in mobilità, per quanto possibile, di personale garantito dall’acceso al trattamento previdenziale o da corrispondente riallocazione presso altro datore di lavoro pubblico, sulla base di adeguate e democratiche forme di informazione e partecipazione, come previsto dalla legge. Sarà mia cura cercare di mantenere all’ente tutti i rimanenti dipendenti, motivandoli professionalmente e moralmente. Avere alle spalle personale professionalmente preparato ed incentivato, piuttosto che mortificato da prospettive nichiliste, consentirà non solo di garantire un adeguato livello dei servizi corrispondenti alle attuali funzioni fondamentali, ma anche di rivendicare con forza le nuove strategiche funzioni che la legge Del Rio riconosce alle città metropolitane”.

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