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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Provincia o città metropolitana? Idea: "I sindaci veneziani lascino l'Anci"

La proposta è della titolare di Ca' Corner Zaccariotto. L'esponente leghista: "Spending review attuata senza il governo". Sindaco Orsoni: "Non è detto che i confini rimangano uguali"

"Oggi la parola d’ordine sembra 'spending review'. Noi l’abbiamo non solo avviata, ma realizzata: la Provincia di Venezia che amministro dalla seconda metà del 2009 ha risparmiato 6 milioni di euro, dei quali due solo di costi del personale, razionalizzando e valorizzando le risorse interne con oculatezza e programmazione". A parlare è la titolare di Ca' Corner Francesca Zaccariotto, dopo l'annuncio, anche se bisognerà vedere in quale decreto la norma verrà inserita, della cancellazione della Provincia di Venezia e dell'istituzione della "città metropolitana", entro il 1 gennaio 2014. Per il presidente della Provincia ciò si ridurrà a essere "un bel cartello nuovo a Ca' Farsetti o Ca' Corner, non cambierà proprio nulla - stesso territorio, stesse risorse, stessi costi" e lancia l'invito al sindaci del veneziano a lasciare l'Anci. "E' solo propaganda - rileva - contro un'idea di casta che purtroppo o per fortuna non siamo noi, perché il costo della politica sul bilancio della provincia è pari all'1,7%; il 92,3% è costituito dal costo dei servizi e del personale, e questi resteranno anche nella città metropolitana".

 

Di tutt'altro avviso il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni: "Si tratta - spiega il primo cittadino, responsabile del coordinamento dei sindaci delle città metropolitane e uno degli ispiratori della proposta - di una piattaforma uguale per tutti, sulla quale potranno innestarsi nel futuro le singole specificita". Nella prima fase di applicazione della legge, le città metropolitane faranno dunque coincidere i loro confini con quelli provinciali. "Ma domani si potrà pensare - aggiunge il sindaco di Venezia - che comuni ora presenti in una provincia possano avere altre afferenze o viceversa".

Il presidente della Provincia però non ci sta, e snocciola i risultati "virtuosi" che l'Ente che presiede ha conseguito: "Il pagamento dei fornitori oggi avviene in soli 40 giorni - continua Zaccariotto - Abbiamo eliminato le auto blu. Abbiamo ragionato sulle partecipazioni societarie, in taluni casi rilanciando come per il Gral, che abbiamo ereditato pieno di debiti, in tal altri uscendo dalla partecipazione, come nel caso del Coses e dell’Agenzia del lavoro. Ciò che sappiamo fare, e abbiamo fatto, è dare risposte ai bisogni del territorio; nel caso di una strada da migliorare, di un istituto scolastico con interventi sulla sicurezza, sull’ampliamento  o sulla manutenzione, oppure quando con i nostri agenti della polizia provinciale collaborano con le altre forze dell’ordine per garantire la sicurezza davanti alle scuole, nelle spiagge, nel territorio".

Poi la titolare di Ca' Corner sottolinea il lavoro, la crisi. "Abbiamo seguito 900 vertenze per le crisi aziendali, e ci sono 500 lavoratori ricollocati grazie alla Provincia". E poi ambiente, trasporto pubblico e scuole. "Non ci serviva il professor Monti, valido tecnico che il popolo non ha democraticamente eletto - attacca Zaccariotto - per imporci una cura drastica nell’ottica del risparmio e del sacrificio. Noi la cura dimagrante l’abbiamo già fatta e i numeri che tanto piacciono a questo governo sono inoppugnabili. Si vorrebbe istituire una città metropolitana che darebbe dei super poteri al comune capoluogo in rappresentanza di quarantaquattro comuni che con il capoluogo non condividono quasi nulla per storia, conformazione territoriale, problematiche. Tutto ciò in totale dispregio della libera scelta dei cittadini della nostra provincia - conclude la presidente - che nel giugno di tre anni fa hanno eletto democraticamente questa amministrazione, questo Consiglio provinciale. Si fa un gran parlare di democrazia, ma la democrazia è questa: far partecipare alle scelte chi è direttamente coinvolto dal cambiamento".
 

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