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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Pressing a Cinque Stelle per il referendum. La Regione: "Il ricorso non è voluto dalla Lega"

La giunta Zaia fa sapere che l'atto che contrasta l'indizione del referendum di separazione tra Venezie e Mestre "è stato depositato autonomamente da parte dell’Avvocatura dello Stato"

Lo Stato ricorre contro il referendum separatista, ma secondo la Regione e il M5S la responsabilità non è del governo giallo-verde. Lo specifica l’Avvocatura regionale, che in una nota scrive: "L’atto di intervento nel giudizio avanti al Tar nella causa proposta dal Comune di Venezia che sarà discusso il prossimo 18 luglio è stato depositato autonomamente da parte dell’Avvocatura dello Stato senza l’indicazione di chi abbia attribuito l’incarico, come la stessa è autorizzata a fare nei ricorsi amministrativi". E poi un ulteriore punto contestato: "Gli argomenti sviluppati nell’atto sono sostanzialmente ripetitivi di quelli contenuti nel ricorso deliberato dal Consiglio dei ministri del 21 marzo 2018 e che sarà discusso il prossimo 17 luglio".

M5S: "Giusto consultare i cittadini"

Il Movimento 5 Stelle regionale, intanto, ribadisce di essere totalmente a favore del referendum: "I cittadini hanno il diritto di scegliere il proprio futuro, non possono essere i palazzi romani e la burocrazia a decidere per un tema importante come il referendum per la divisione fra Mestre e Venezia - si legge in una nota diffusa dal M5S Veneto - La parola spetta ai cittadini che, da tempo, attendono di esprimere il loro orientamento attraverso uno strumento di democrazia diretta. Questo è solo un primo, importante risultato tra le tante sfide che il governo del cambiamento dovrà affrontare sui temi delle autonomie e della tutela degli interessi territoriali: riaffermare la partecipazione popolare in tutte le sue forme è fondamentale".

"Sfregio alla democrazia"

Rincara la dose Orietta Vanin, portavoce M5S al Senato: "Non possiamo accettare l'ennesimo sfregio alla democrazia che il ricorso voluto dal governo Gentiloni ha concertato con il sindaco Brugnaro. Un gesto di disprezzo e di mancanza di rispetto lasciato in eredità dal Pd alla città di Venezia. Abbiamo immediatamente segnalato ai ministri e sottosegretari del nuovo governo l'incredibile vicenda".

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