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Politica Spinea / Via Giacomo Matteotti

Il senso di marcia che divide su via Matteotti, Vesnaver: «Chiederemo chiarezza al Tar»

Il ricorso di alcuni cittadini e tre associazioni di Spinea contro lo studio dell'amministrazione per ripristinare la doppia viabilità. Il Comune: «È una contrapposizione politica». I comitati: «L'obbiettivo è la sicurezza»

La viabilità su via Matteotti torna a infiammare il dibattito a Spinea dopo il ricorso presentato da 12 residenti e 3 associazioni contro lo studio di fattibilità dell'amministrazione Vesnaver sul doppio senso di marcia. La città si divide sulla possibilità che il traffico scorra in entrata e in uscita su questa strada, molto frequenatata anche per l'accesso al cimitero. «Il ricorso non è una novità - fa sapere il Comune - lo si stava aspettando, dato che da giorni se ne parla sui social. Fa specie che tre associazioni del territorio, anziché chiedere un incontro con l’amministrazione per un confronto e presentare le loro osservazioni, abbiano saltato qualsivoglia rapporto istituzionale schierandosi contro l’amministrazione. Sembrerebbe più una posizione politica, considerando che nel passato non hanno fatto sentire la loro voce su altre scelte dubbie dal punto di vista della sicurezza stardale». «Nulla di politico - replica Massimo De Pieri di Progetto Spinea - La questione è tecnica e pensiamo che un doppio passaggio di auto specie nel tratto più stretto vada a penalizzare i passi carrabili delle case situate a bordo strada. Abbiamo sostenuto i ricorrenti aiutandoli a reperire gli atti pubblici perché riteniamo corrette e sensate le loro richieste».

Il doppio senso era un punto cardine del programma della Lega a Spinea. «Contro questo ricorso dovremo adire vie legali - argomenta il partito al governo della città - ci sarà un impiego di risorse pubbliche, a nostro avviso evitabile, oltre al fatto che in questo modo si sta impedendo alla città di partecipare a un dibattito pubblico, probabilmente nel tentativo di ritardare i lavori: cosa che potrebbe anche portare a una richiesta di risarcimento danni». Di parere opposto il presidente del comitato "Difesa ambiente e territorio di Spinea", Vincenzo Franzin, una delle associazioni che hanno sostenuto il ricorso contro il doppio senso, assieme a Legambiente Miranese e Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta). «I cittadini avevano già fatto pervenire delle osservazioni scritte al Comune che però è andato avanti lo stesso. Per questo abbiamo sostenuto i residenti nel ricorso. Per noi è un errore sacrificare, specie nei 300 metri in cui la strada si restringe, un pezzo di ciclabile per fare il doppio senso, l'abbiamo sempre sostenuto. Del resto, era stato tolto proprio per problemi di sicurezza». Con il cambio di amministrazione la maggioranza a Spinea si è presentata con un'idea diversa di città, e il doppio senso in via Matteotti è stato uno dei punti del programma elettorale. 

«Si chiama coraggio delle scelte - commenta il sindaco Martina Vesnaver - Siamo coerenti con le linee sostenute e potremmo stupire con soluzioni di riqualificazione dell'intero asse. Nel consiglio del 14 dicembre era stato deciso di convocare l’assemblea pubblica, come richiesto dall’opposizione, ora giunge questo ricorso, che sa di strumentalizzazione politica, utile a farci perdere tempo. Ma noi non siamo una giunta che perde tempo». «I cittadini hanno proceduto perché ci sono 60 giorni di tempo dalla pubblicazione dello studio, non per altre questioni», replica De Pieri. Intanto l’amministrazione procederà a incaricare un legale per opporsi al ricorso. «Chiederemo - spiega il Comune dopo la giunta di ieri - al Tar di anticipare il giudizio al fine di fare chiarezza. Quando sarà possibile, in base alla situazione sanitaria, procederemo a convocare l'assemblea pubblica, come richiesto, per dar voce ai cittadini, a tutti i cittadini, anche a coloro che al doppio senso di via Matteotti sono favorevoli».
 

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