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La riforma della scuola si abbatte sulle realtà "particolari" di Murano e Burano

Le due isole potrebbero non essere considerate "abbastanza piccole", non ottenendo quindi la deroga all'obbligo di mille studenti per istituto. A breve un incontro a Roma sul tema

L'assessore comunale alle Politiche educative, Andrea Ferrazzi, ha illustrato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa convocata a Ca' Farsetti, gli obiettivi dell'amministrazione comunale, chiamata nei prossimi mesi ad applicare il decreto legge 98/11. Tale decreto, al fine di assicurare la continuità didattica nel territorio di riferimento e di ottimizzare le risorse, prevede che tutte le scuole statali dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado, siano aggregate in istituti comprensivi con almeno mille alunni ciascuno.

“Insieme agli assessori competenti di Torino, Milano, Bologna e Napoli – ha spiegato Ferrazzi – il 15 febbraio incontrerò a Roma il ministro all'Istruzione e Ricerca, Francesco Profumo, per chiedere di poter applicare la normativa seguendo il principio dei mille alunni come dato medio e non assoluto": In considerazione del fatto che il numero di alunni nel centro storico è di poco inferiore ai 3mila, la possibilità di considerare la soglia dei mille come dato medio, date le peculiarità geografiche del territorio, consentirebbe infatti di avere tre istituti comprensivi invece di due. “Inoltre – ha continuato l'assessore – alcune deroghe a questo parametro numerico sono previste soltanto per le istituzioni scolastiche che hanno sede in piccole isole, comuni montani o nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche. Murano e Burano, in questo caso, potrebbero non essere considerate dal ministero 'piccole isole'.”

“La creazione di istituti comprensivi non influirà minimamente sul numero dei plessi – ha proseguito l'assessore – e i tagli dei costi riguarderanno soltanto i dirigenti scolastici. Questa opportunità di crescita delle scuole è da cogliere, in quanto un progetto formativo più integrato é in grado di offrire una migliore continuità didattica. Tuttavia non va persa di vista l'alta qualità delle scuole del territorio comunale e certamente la creazione di tre istituti, invece di due, la garantirebbe maggiormente.”

Ferrazzi ha concluso informando che in una delle ultime sedute di Giunta è stata approvata una delibera che, tra l'altro, istituisce un tavolo di lavoro composto dai membri della Commissione normativa della Consulta comunale della scuola nonché da un rappresentante e da un dirigente scolastico per ogni municipalità. Il tavolo di lavoro si riunirà dopo l'incontro al ministero, nel mese di febbraio, e consentirà di mettere a confronto tutti i soggetti interessati che definiranno la proposta di dimensionamento da condividere.

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