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Faccia a faccia tra Gentiloni e Brugnaro: sui tavoli romani proposte e richieste di Venezia

Il colloquio a Palazzo Chigi. Il premier ha ascoltato il primo cittadino, che ha presentato un report sulle questioni aperte in laguna. Ai cronisti: "Io sono per la grande coalizione"

In mano al sindaco Luigi Brugnaro c'erano diversi fogli da cui si intravedono numeri, grafici e tabelle. Perché la specificità di Venezia, oltre che per la sua bellezza, risiede soprattutto lì: nei costi di gestione superiori rispetto alle altre città italiane e in una situazione non rosea che negli anni ha contraddistinto le casse di Ca' Farsetti.

Incontro a Palazzo Chigi

Il primo cittadino lunedì pomeriggio è stato ricevuto a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. Un faccia a faccia cordiale, durato un'ora e un quarto, durante il quale si è discusso del Comitatone di inizio novembre (la data del 7 novembre è stata confermata) e delle altre questioni che coinvolgono il futuro del capoluogo lagunare, dalle Grandi Navi ai fondi della Legge speciale, dalla gestione del Mose alle bonifiche di Porto Marghera (martedì mattina il Capo del governo visiterà la bioraffineria Eni). A un certo punto Brugnaro passa il suo report a Gentiloni, che fissa i fogli con interesse. Segno che il governo prima della fine della legislatura intende sciogliere alcuni dei nodi che oramai da troppo tempo frenano il capoluogo lagunare. Al termine dell'incontro, il titolare di Ca' Farsetti ha ringraziato il capo dell'Esecutivo per la "grande attenzione dimostrata ai temi della salvaguardia e dello sviluppo economico del Comune di Venezia". I due staff si incontreranno ancora prima della riunione di novembre per limare i dettagli, ma il dialogo appare avviato. E non è escluso che in parte possa avere contribuito una "spinta" garantita dall'incontro che il sindaco Brugnaro ebbe nelle settimane scorse a Roma con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Ora è il momento di tirare le fila del discorso, perché la conclusione della legislatura è dietro l'angolo.

L'INCONTRO A PALAZZO CHIGI (VIDEO DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)

"Dopo il referendum riforma costituzionale di tutta Italia"

Inevitabile, poi, che i cronisti romani chiedessero conto al primo cittadino del referendum sull'Autonomia di domenica: "Il risultato è stato anche abbastanza scontato per come siamo abituati a vivere noi il Veneto - ha commentato Brugnaro all'agenzia stampa Dire - Per noi l'autonomia è un valore e ora vogliamo declinarla a favore di una riforma costituzionale di tutta l'Italia. Tutti devono avere più autonomia e rispetto dei singoli territori. Il Veneto sta generosamente proponendo una strada a tutti quelli che vogliono credere in un'Italia diversa e più vicina ai cittadini. Credo valga la pena di vedere tutto questo come la possibilità di una grande riforma generale dello Stato".

"Sono per una grande coalizione a Roma"

L'attenzione si concentra anche su ciò che accadrà tra pochi mesi, con l'approssimarsi delle elezioni politiche: "So che non mi farò tanti amici, ma sono convinto che l'Italia ha bisogno di una grande coalizione aperta a tutti. E con tutti intendo tutti - ha puntualizzato Brugnaro - Se l'alleanza è fatta per traccheggiare però non serve a niente, come non servirebbe a nulla neanche una maggioranza diversa. Penso che lo Stato dobbiamo cambiarlo insieme". Il sindaco ha auspicato un accordo "trasversale per affrontare i grandi mali che ha l'Italia", ovvero "un immobilismo troppo costoso per cittadini" che si può superare "solo se agiamo in modo trasversale con tutti quelli di buona volontà, con chi crede nel lavoro e nello Stato", purché "sia vicino ai problemi della gente".
 

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