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Dal governo salvagente in laguna Approvato dal Cdm il Salva Venezia

Nel decreto per mettere in sicurezza i conti del Comune di Roma anche misure per ridurre le sanzioni per lo sforamento del Patto a Venezia

Sospiro di sollievo per i dipendenti comunali di Ca' Farsetti. Al termine del Consiglio dei ministri di venerdì mattina, infatti, è stato approvato il decreto legge "Salva Roma Ter", con all'interno anche norme a favore di Venezia. Pare quindi che il tanto temuto taglio agli stipendi dei tremila lavoratori di Ca' Farsetti dovrebbe essere scongiurato.

Il nuovo governo, infatti, oltre a mettere in sicurezza i conti della capitale ha varato tramite un emendamento "Salva Venezia" misure per poter alleggerire le sanzioni determinate dallo sforamento del Patto di Stabilità in laguna. Con ciò si dovrebbero aggirare il blocco delle assunzioni e degli investimenti, oltre a evitare un drastico taglio dei trasferimenti statali. Ciò che più stava a cuore ai lavoratori (che rischiavano una mannaia dai 200 ai 500 euro in busta paga) è che il taglio della parte variabile degli stipendi (come le indennità) dovrebbe essere ormai un ricordo.

"Sono nuovi provvedimenti per gli enti locali in difficoltà finanziaria che andranno a sanare alcune delle situazioni più gravi dei mesi scorsi", ha spiegato ai giornalisti il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio. Tutto era finito in discussione per la decisione del presidente del Senato Pietro Grasso di cancellare dal decreto "Salva Roma" originale alcuni emendamenti, compreso il "Salva Venezia". Con questo provvedimento urgente invece il governo corre ai ripari con gli strumenti legislativi che ha a disposizione.

"Ci auguriamo adesso che nessuno si prenda meriti che non ha - dichiarano in una nota unitaria i rappresentanti della Cgil-Fp, Cisl-Fp, Uil-Fpl, Csa-Ral ed Rsu - Noi vogliamo ringraziare tutte le lavoratrici e lavoratori che ci hanno dato fiducia e sostenuto, che hanno sostenuto con forza e sacrificio questa vertenza, in particolare tutti quelli che hanno creduto e partecipato alla trasferta romana di mercoledì, tutti quelli che hanno avuto la pazienza di ascoltarci, capirci e che conseguentemente si sono adoperati veramente per aiutare a trovare le soluzioni necessarie. Questa vicenda deve insegnare a credere nel sindacato".

“Sono soddisfatto per l’approvazione del decreto sugli Enti Locali e mi auguro che la sua conversione avvenga rapidamente - dichiara il sindaco Giorgio Orsoni - Un ringraziamento va soprattutto a questo Governo, che ha saputo capire la situazione specifica del Comune di Venezia. Questa città non chiedeva un intervento per salvare il suo bilancio che, ripeto, è perfettamente in equilibrio, ma chiedeva di allentare le penalità per lo sforamento di un patto di stabilità che per Venezia è squilibrato e dunque ingiusto. Dobbiamo evitare che le conseguenze di questa anomala situazione ricadano sui lavoratori del Comune di Venezia, che rischierebbero di essere penalizzati pesantemente senza averne alcuna colpa. Per questo il nostro impegno è stato sin dall’inizio forte e determinato, e credo che con questo decreto sapremo dar loro una prima e rassicurante risposta”.

Possono gioire anche i genitori in trincea contro le "scuole sporche": nel nuovo decreto varato dal Consiglio dei ministri è stata affrontata anche l'emergenza "pulizie" negli istituti scolastici. Il provvedimento prevede "una proroga fino al 31 marzo - ha spiegato il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini - con un finanziamento del ministero". Martedì poi incontro interministeriale per mettere a punto un piano di riqualificazione del settore che dovrebbe permettere di non vivere più situazioni di emergenza come quelle che si sono registrate anche in territorio veneziano.

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