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"Segretario del Pd amministra pagine con link ad alcuni contenuti pedopornografici"

Attacco di Selvaggia Lucarelli a Davide Miele, rappresentante Dem di Martellago, sospeso dalla carica. Il gruppo è "Acazzoduro". Il suo avvocato: "Ha cancellato subito tutto"

"Mi domando come mai uno degli amministratori della pagina 'Acazzoduro' che a suo tempo è stata (ed è) tra le pagine sospettate di aver diffuso i contenuti pedopornografici della Bibbia 3.0 mi minacci pubblicamente. Mi domando anche come si concili la sua attività di segretario del Pd di Martellago con l'amministrazione di una pagina simile, con le minacce (la cui origine mi è sconosciuta) alla sottoscritta (che vuol dire 'ogni cosa a suo tempo?') e soprattutto coi contenuti del gruppo chiuso che per esempio incitano a stuprare ragazzine di 13 anni". Selvaggia Lucarelli, nota giornalista e blogger, attacca il segretario del Pd di Martellago, Davide Miele, 34 anni, che nella tarda mattinata di venerdì è stato temporaneamente sospeso dal partito in via cautelativa dalla sua carica in attesa di chiarire la situazione.

L'ACCUSA - La diatriba è montata sul web nelle ultime ore, fino ad arrivare al post della giornalista, che accusa il rappresentante politico, come amministratore del gruppo chiuso sul social network, di non aver vigilato sulla pubblicazione di contenuti deplorevoli: "Cose di cui gli amministratori non si accorgono purtroppo. Magari Miele era a una riunione del Pd, chissà", conclude Selvaggia Lucarelli. Dopo pochi minuti è già stato diluvio di commenti, tra chi difende la libertà di essere amministratore di una pagina satirica e di essere anche rappresentante politico e di chi prende la posizione contraria, perché quei contenuti non avrebbero nulla di goliardico.

LA DIFESA - Miele, sospeso temporaneamente dalla sua carica, nel sottolineare "che è un attacco increscioso" si difende per bocca dell'avvocato Giacomo Nordio: "Ci saranno ripercussioni legali per la giornalista - spiega il legale - perché si accusa Miele di aver omesso il controllo sulla pubblicazione di foto pedopornografiche. I link alle immagini sono invece state tutte rimosse subito. E il mio assistito l'ha fatto presente a Selvaggia Lucarelli, sottolineando che si sarebbe tutelato nelle sedi opportune. A ciò gli sarebbe stato contestato un presunto atteggiamento di carattere mafioso. Ma il mio assistito non ha nulla di cui rimproversi. E' amministratore della pagina, che è satirica, per dare una mano a chi la gestisce. La signora Lucarelli la sta buttando in politica, ma sono due sfere ben distinte".

02-12

LA POLEMICA - Tutto nasce da un post di Selvaggia Lucarelli dei giorni scorsi in cui accusa alcune note pagine Facebook di indurre i commentatori (senza farlo in maniera esplicita) a pubblicare materiale illegale o quantomeno "hot" sotto ai post ufficiali. A quel punto la risposta piccata di Miele (il post è stato pubblicato dalla stessa Lucarelli): "Tenete up. Allora, so che dà fastidio, specie per quelli che stavano svegli anche la notte per eliminare i link. Noi però non risponderemo con offese o minacce. Non intendiamo darle corda, farla passare come la povera vittima del web, soprattutto visti i suoi precedenti (innocenti sbattuti alla gogna pubblica). Ovviamente non staremo a guardare, ma lo faremo in maniera tale da delegittimarla, senza darle la possibilità di passare per la vittima che non è. Quindi cazzoni, state tranquilli per ora, ogni cosa a suo tempo".

IL PD - Il Partito Democratico della città metropolitana di Venezia mantiene una posizione attendista: “Il Segretario di Martellago – dichiara il segretario Gigliola Scattolin – è stato immediatamente sospeso dal suo incarico. Questa storia non ha nulla a che vedere con il Partito Democratico, con la nostra attività politica e con i valori che ispirano il nostro impegno. Certamente se quanto denunciato corrispondesse alla realtà non esiteremmo a destituire definitivamente Miele dal suo incarico e da valutare la compatibilità della sua persona all’interno della nostra comunità politica. Siamo profondamente intristiti da quanto sta accadendo e la nostra incredulità di queste ore ci auguriamo non debba, se i fatti fossero confermati, trasformarsi in aperto sdegno e condanna. Fino a quando non sarà fatta piena luce sull’accaduto il segretario di Martellago è da considerarsi sospeso da qualsiasi incarico di partito".

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