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Il tar dà ragione ad Actv, Panettoni: "Ora ci diano i soldi che ci devono"

Il presidente dell'azienda di trasporto pubblico commenta la sentenza del tribunale di Venezia: "La Regione ha deciso di tagliare senza indicare quali servizi dovessero essere smantellati"

Le aziende di trasporto pubblico locale del Veneto chiederanno alla Regione il pagamento dei contributi pubblici per i servizi erogati nel 2011 e nella prima parte del 2012 sulla base dei servizi minimi individuati dal contratto di servizio preesistente ai tagli determinati dalle più recenti deliberazioni della Giunta.

E' questo l'effetto della sentenza di accoglimento dei ricorsi delle stesse aziende e dagli enti locali, pronunciata dal Tar del Veneto, che è stata illustrata in una conferenza stampa dal presidente dell'Actv, Marcello Panettoni, e dall'assessore alla Mobilità del Comune di Venezia, Ugo Bergamo.

"In Conservizi - ha spiegato Panettoni - tutte le aziende si sono trovate unite sul comune giudizio che, in base alle leggi vigenti, la Regione non può predisporre alcun taglio di risorse senza indicare prima quali servizi tagliare. Noi non contestiamo il fatto che, in una situazione di difficoltà finanziaria, si possa predisporre un taglio, ma sempre rispettando le leggi: ci sembra quindi un bel record che, come ha riconosciuto la sentenza, la Regione abbia infranto ben tre leggi, il regolamento europeo 1370/2007, il decreto legislativo 422/1997 e la legge regionale 25/1998, che legano in maniera esplicita i servizi minimi alla corresponsione di un contributo e, se si vogliono modificare gli stessi servizi minimi, come recita l'articolo 20 della legge 25, va convocata l'apposita conferenza di servizi".

I provvedimenti presi dalla Regione, ha sostenuto Panettoni, e dichiarati illegittimi dalla sentenza, sono quindi nulli. "A questo punto - prosegue il presidente di Actv - bisogna riprendere il cammino, convocando la conferenza di servizi, che però non potrà avere effetto retroattivo, anche perché, in questi primi mesi dell'anno, abbiamo speso risorse pubbliche sulla base del legittimo affidamento. I nuovi criteri sono dunque annullati e, per il passato, si deve far riferimento alla situazione preesistente". Actv, dunque, ora procederà per dare seguito al provvedimento e ottenere il pagamento dei contributi. (ANSA)

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