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Martedì, 23 Aprile 2024
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L'eco del caso Savona si riverbera in laguna, Boschi: "Usato per far saltare il banco"

L'attuale sottosegretario durante la presentazione del libro di Claudio Cerasa all'Ateneo Veneto: "Ci aspetta una sfida tra europeisti e populisti. Non è il momento di essere neutrali"

"Credo che il caso Savona sia stato usato per fare saltare il banco. Dopo più dei fatidici 83 giorni non può essere che così". Anche per il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ("sono le ultime ore", sottolinea) Maria Elena Boschi è iniziata la campagna elettorale. Quando si andrà alle urne ancora non si sa, ma dopo il naufragio del governo giallo-verde di domenica sera, anche l'esponente Dem inizia ad affilare le armi.

Presentazione del libro "Abbasso i Tolleranti" di Claudio Cerasa all'Ateneo Veneto

"Presidente garante di tutti"

I primi strali verso il "fronte populista" sono partiti lunedì da Venezia, in occasione della presentazione del libro "Abbasso i tolleranti" del direttore de Il Foglio, Claudio Cerasa: "Coloro che ora attaccano Mattarella sono gli stessi che mi spiattellavano ogni giorno ciò che dicevano i medesimi costituzionalisti quando erano per il No al referendum - ha continuato Boschi -. Da un altro punto di vista a me preoccupa molto che si metta in discussione il ruolo di garante del Presidente, perché quando si fa uscire il dentifricio dal tubetto diventa complicato rimetterlo dentro, anche per chi pensa di controllare le piazze".

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"Europeisti contro populisti"

Parole che prefigurano i futuri temi caldi della campagna elettorale: "Il punto vero è con quali contenuti ci presenteremo alle elezioni - ha sottolineato il sottosegretario - in cui si discuterà apertamente di euro e di tematiche europee. Se io fossi un elettore dei Cinque Stelle ricorderei bene che i miei leader erano propensi ad avvallare certe politiche sull'immigrazione, allo stesso modo lo farei a parti invertite se fossi un elettore della Lega sul fronte sociale".

Affondo contro Di Maio

Poi l'affondo contro Di Maio: "In questo ultimo periodo io non ho assistito a uno vale uno, ho assistito a uno vale 60 milioni di italiani - ha continuato Maria Elena Boschi - A uno che voleva diventare premier. Nel rispetto della dialettica politica io credo che a tutti convenga mantenere il rispetto della carta costituzionale e delle istituzioni, perché sono una garanzia per tutti. E' stato giusto mettere i cittadini di fronte a un fatto: i 135 punti di differenza dello spread, la differenza dal nostro governo a oggi: alla fine dell'anno questo equivale a 2 miliardi e mezzo. Credo che il presidente della Repubblica abbia esercitato le sue prerogative. Poi il dibattito su cosa farà il Pd - ha concluso - per quanto riguarda la fiducia a Cottarelli perde di qualità, perché non cambia molto dal punto di vista dei numeri politici. Se faremo le Primarie lo deciderà la Direzione, incideranno anche le tempistiche. Ci prepariamo - ha concluso - a un'altra campagna elettorale".

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