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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Raffaele Speranzon è vicepresidente vicario del gruppo Fratelli d’Italia al Senato

«Un incarico inaspettato, importante e prestigioso», commenta il senatore veneziano

C'è anche il senatore veneziano Raffaele Speranzon tra le figure chiave elette per acclamazione, il 9 novembre, dall'assemblea dei parlamentari di Fratelli d'Italia. Assieme ai capigruppo, Tommaso Foti alla Camera e Lucio Malan al Senato, sono stati decretati vicepresidenti Manlio Messina, Elisabetta Gardini Massimo Ruspandini e Alfredo Antoniozzi per Montecitorio; Antonella Zedda, Salvatore Sallemi e Speranzon a Palazzo Madama.

Speranzon ha commentato l'elezione con un post: «Se penso a quel Raffaele, preso dagli impegni di tutti i giorni e accompagnato solo dall’ottimismo e dalla determinazione di portare avanti ciò in cui crede, mi sembrano passati anni. In realtà sono passati solo due mesi. Due mesi in cui molto è cambiato. Fratelli d’Italia, la mia casa, la mia famiglia, è diventato il partito di maggioranza relativa in Italia, e Giorgia Meloni è a capo del Governo. Io, Raffaele, dopo una lunga militanza nel partito dai tempi delle scuole, dai tempi del Fronte della Gioventù, fino ad arrivare a diventare capogruppo nel mio Veneto in Consiglio regionale, mi ritrovo a rappresentare la Patria eletto senatore nella più importante forza politica nazionale, a cui peraltro ho aderito dalla nascita».

Quello appena assunto è un incarico «inaspettato, importante e prestigioso: un veneto, un veneziano, un mestrino, vice capogruppo dei senatori di Fratelli d’Italia a Palazzo Madama! Sento il peso e l’onore della responsabilità. Ma il timore dei primi istanti viene spazzato via dalla convinzione di essere nel giusto, di aver sempre lavorato secondo coscienza, e di essere all’altezza del compito che i miei colleghi senatori mi hanno assegnato.  Sono consapevole - prosegue - di avere ancora da imparare e molto da studiare. Ma ho una squadra di persone meravigliose che mi aiuterà. È questo il faro che mi guiderà: il senso del dovere verso la mia nazione, le istituzioni, gli elettori. Elementi che si sono affiancati a quell’ottimismo e a quella determinazione che hanno accompagnato sempre il mio percorso politico e che mi rendono ancora più forte, ancora più orgoglioso. Grazie Giorgia, grazie ai sessantacinque colleghi senatori (molti dei quali sono ministri, sottosegretari o presidenti di commissione), al presidente del Senato La Russa, al capogruppo Malan, alla mia splendida ed amatissima famiglia, agli elettori. Il mio impegno sarà ogni giorno sempre lo stesso: quello di non deludervi e lavorare per il bene dell’Italia».

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