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Tagli Actv, Bergamo contro la Regione: "Così va in difficoltà"

L'assessore alla Mobilità mette nel mirino la mannaia da tre milioni di euro operata da Palazzo Balbi per il trasporto pubblico lagunare

“Immotivate, illogiche, senza alcuna motivazione tecnica, ma dettate da mere esigenze politiche e adottate con estrema arroganza”: sono dure le parole con cui l’assessore comunale alla Mobilità, Ugo Bergamo, nella conferenza stampa tenutasi oggi in Municipio a Mestre, ha definito le recenti scelte del Consiglio regionale, inserite nella legge sul bilancio, riguardanti i finanziamenti per il trasporto pubblico locale.

“Scelte – ha spiegato Bergamo - che contestiamo sia per quanto riguarda lo stanziamento complessivo, che è minore rispetto ai fondi messi a disposizione della Regione da parte del governo, sia riguardo alla ripartizione, che premia il trasporto su rotaia, rispetto a quello su gomma e che ancora una volta penalizza in maniera gravissima e immotivata l’Actv, che vedrà entrare nel 2013 nelle sue casse, rispetto al 2012, altri tre milioni di euro in meno. I dati sono inequivocabili: la Regione, dal 2010, ha tagliato complessivamente per il trasporto pubblico su gomma circa 30 milioni di euro, 25 milioni e mezzo dei quali ad Actv e poco più di quattro a tutte le altre aziende di trasporto del Veneto.”

Minori stanziamenti che mettono ancora di più in difficoltà Actv, che vi aveva sinora fatto in parte fronte con tagli drastici alle linee, aumenti delle tariffe ed efficientamenti aziendali, riuscendo così a recuperare, tra il 2011 e il 2012,  circa 16 milioni di euro.

“I tagli decisi dalla Regione – ha continuato Bergamo -  non possono venir motivati, come ha ribadito una recente sentenza del Tar, nemmeno dal fatto che il Comune di Venezia ha deciso un’addizionale di 1,50 euro, gravante sui biglietti per i non residenti delle linee di navigazione, con cui vengono finanziati altri suoi servizi a favore della collettività. Chiediamo perciò all’assessore regionale Chisso e a tutte le forze politiche in Consiglio, di rivedere questi criteri di ripartizione. Per Actv la situazione è ora ancora più difficile: non intendiamo far fronte ai minori finanziamenti aumentando ancora le tariffe, né penalizzando ulteriormente le linee, né tagliando posti di lavoro. Aumenteremo invece, come già annunciato, i controlli sui mezzi, per eliminare il fenomeno dei ‘portoghesi’, e cercheremo inoltre di promuovere un ulteriore efficientamento aziendale. Ma il ‘gap’ finanziario da colmare è davvero troppo grave”.

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