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Politica San Marco / Ca' Farsetti, 4136

Tassa d'ingresso, approvato il regolamento: il Pd non partecipa al voto e i 5 Stelle contro

La discussione sul contributo martedì a Ca'Farsetti. Confermata l'esenzione per i nati a Venezia, oltre che per i tifosi che arrivano per assistere a eventi sportivi

Una discussione impegnativa quella di martedi in Consiglio a Ca' Farsetti, sulla tassa d'ingresso introdotta con la legge di Bilancio 2019. Iniziata alle 9.30 di martedì, prosegue per l'intera giornata, fino all'approvazione del regolamento in serata, a maggioranza. Hanno votato a favore 22 su 33 consiglieri presenti, contrari 5. Con lo stesso esito è stata approvata la delibera per l'immediata esecuzione del provvedimento. Gli emendamenti presentati dalle opposizioni sono stati quasi tutti respinti. Passa l'esenzione per chi è nato a Venezia e abita altrove. Il Partito Democratico non partecipa al voto. I 5 Stelle votano contro e definiscono il provvedimento sui social: «un pastrocchio».

Tutti i dettagli del contributo d'accesso

Motivi non turistici

«Avevamo proposto l'esenzione del contributo in caso di matrimoni e altre celebrazioni di residenti, in caso di appuntamento da un professionista che ha la sede dell'attività in centro storico, per chi partecipa a convegni scientifici e culturali, in generale per ragioni differenti da quelle turistiche - spiega la capogruppo del Partito Democratico in Consiglio, Monica Sambo -. La giunta ha respinto tutto, ma ha deciso di scontare tutte le strutture ricettive del Veneto. Si complica quindi la vita ai residenti e si aiutano le migliaia di alberghi presenti in Regione, per di più senza regolare i flussi turistici. Premesso che siamo concordi su un contributo di accesso perché chi viene a visitare la città deve contribuire, non concordiamo con l’applicazione che ne viene fatta con questo regolamento. Abbiamo anche chiesto che lancioni e taxi debbano riscuotere direttamente la tassa, invece la giunta ha deciso che possono rifiutarsi e che debba riscuoterla il Comune, quindi con un aggravio di spesa e oneri a carico dell'amministrazione».

Tutti d'accordo sui tifosi

«I clienti delle strutture ricettive del Veneto potranno godere del 50% di sconto sulle tariffe, esclusa la minima - ribadisce dal canto suo Davide Scano, capogruppo 5 Stelle in Consiglio -. Ben vengano i turisti degli alberghi di Marcon, Spinea, Padova, Abano Terme, così pure quelli che, d'estate, arrivano in costume da bagno dal litorale. Ma Brugnaro non aveva forse giustificato la costruzione degli ostelli di via Ca' Marcello, le 500 camere al Tronchetto o le nuove 700 camere sul binario 1 della stazione con l'intento di far soggiornare all'interno del Comune i turisti, anziché altrove? Magari, in ossequio agli ordini di Zaia e Confindustria ha cambiato idea. Bocciato emendamento del Pd, appoggiato anche dal M5S, finalizzato ad esentare coloro che, residenti fuori regione, potrebbero visitare lo studio professionale di avvocati, commercialisti, fisioterapisti, psicologi che, per sventura loro (verrebbe da dire), svolgono il loro lavoro a Venezia o nelle isole minori. Insomma, col contributo di accesso si rende Venezia sempre meno una città e sempre più un parco a tema. Una cosa su cui tutti, in Consiglio comunale, sono d'accordo: i tifosi della squadra ospite saranno esentati dal pagamento del ticket di accesso a Venezia. Peccato che la norma valga solo per le tifoserie organizzate che raggiungono lo stadio di calcio in vaporetto. Chi andrà invece, con mezzi propri, a vedere una partita di basket, di rugby, dovrà pagare il contributo fino a 10 euro. Praticamente, un pastrocchio».

Zona a traffico limitato

È stata inoltre approvata, con 21 voti favorevoli, la delibera che conferma l'istituzione di una ztl per veicoli a motore in accesso al centro storico di Venezia: l'atto dichiara che ci sarà una tariffazione per gli accessi alla città antica «che avvengono con mezzi motorizzati privati, al fine di preservare il patrimonio storico e ambientale della laguna». La delibera dà inoltre mandato alla giunta di «approvare le tariffe degli accessi» e di adottare, assieme alla Direzioni comunali competenti, «gli atti volti a realizzare un sistema telematico di pagamento delle tariffe e di controllo elettronico degli accessi alla zona a traffico limitato del centro storico di Venezia».

Disobbedienza

«Questa tassa non l’abbiamo chiesta e non la riteniamo il modo corretto per affrontare un problema - scrive il Gruppo25Aprile alla notizia del respingimento degli emendamenti che in parte aveva contribuito a scrivere -. Il problema della capacità di carico della città diventa la capacità di spesa di chi, per mille motivi (non necessariamente turistici), si reca in visita a Venezia, e trasforma l’accesso in una merce a pagamento. A nostro giudizio il modo in cui lo strumento è stato declinato dalla giunta in carica si tradurrà in ulteriori disagi e pastoie burocratiche per chi dovrà dimostrare di essere esente dalla tassa. Nel corso del dibattito in Consiglio comunale la giunta in carica si è dimostrata sorda a tutto adottando un atteggiamento che appare dettato unicamente dalla fretta di fare cassa già da quest'anno». L'associazione intende «contrastare l’applicazione del regolamento quando entrerà in vigore, anche manifestando e attuando forme di disobbedienza civile rispetto agli obblighi di autocertificazione a carico dei residenti». Pronto un logo con la scritta: “Tassa di sbarco? Not in my name".

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