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Nasce a Venezia il tavolo permanente Covid 19, prove generali di un nuovo stile politico

Costalonga: «Inaugurato un percorso. Due piani di lavoro: problemi immediati e programmazione del futuro dell'economia del territorio». Tutti gli attori inclusi

Quella di mercoledì 4 novembre è stata la prima volta del tavolo permanente sulla situazione Covid-19, nato per gestire giorno per giorno la crisi economica del territorio comunale veneziano, legata all'emergenza sanitaria. Per motivi di sicurezza svolto in videoconferenza, voluto dall'assessore al Commercio Sebastiano Costalonga, si è svolto al mattino con le categorie produttive: Confindustria, Aepe, Ascom, Confartigianato, Coldiretti, Cgia, Confesercenti, Promovetro, Con.Cave, Ava, Goia, Cia, Cna, le parti sociali Ugl, Cgil, Cisl, Uil e il vicesindaco Andrea Tomaello; e al pomeriggio con una rappresentanza di consiglieri comunali: Monica Sambo (Partito Democratico), Maika Canton (Fratelli d'Italia), Deborah Onisto (Forza Italia), Sara Visman (Movimento 5 stelle), Marco Gasparinetti (Terra e Acqua), Giovanni Andrea Martini (Tutta la Città Insieme), Cecilia Tonon (Venezia è Tua), Gianfranco Bettin (Verde Progressista), Silvia Peruzzo Meggetto (Brugnaro Sindaco).

«Abbiamo inaugurato un nuovo percorso di lavoro tra Comune, parti produttive e parti sociali - che impegna tutti verso obiettivi comuni - Nell’immediato faremo il possibile per supportare i nostri cittadini e le imprese, ma useremo questi tavoli di lavoro soprattutto per costruire un rilancio solido per la città più bella del mondo», ha commentato Costalonga. I temi affrontati, tutti inerenti all’emergenza Covid-19, sono stati divisi in due aree di intervento: la prima ha riguardato l’immediato, e la seconda i progetti per la ripartenza.

Nelle prossime settimane tutte le parti coinvolte hanno sottolineato che il sostegno più importante non possa che arrivare dal governo centrale e dall’Europa, dall’altra parte l’assessore Costalonga ha preso in carico alcune delle istanze avanzate, tra le quali il tema degli affitti commerciali, le tasse comunali agli esercenti, il trasporto dei lavorati, che diventeranno oggetto di studio già da giovedì per lo sviluppo di proposte da portare in giunta.

«In merito alla fase della ripartenza, - ha aggiunto l'assessore - gli spunti avanzati e raccolti sono quelli sui quali il Comune potrà fare la differenza. Occorre ripensare il turismo, confermare la centralità del porto, quale cardine del sostentamento di tutti i settori commerciali e produttivi della città e, soprattutto, programmare eventi che agevolino il turismo di prossimità e supportino le imprese locali durante tutto l’anno, anche a Mestre che, grazie dal distretto del commercio e alcune proposte avvallate da tutti gli attori coinvolti, tornerà ad avere un ruolo centrale nell’economia della regione».
 

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