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Vaporetto dell'Arte nel mirino dei "grillini": "Quanti soldi ha perso?"

Il consigliere Gianluigi Placella ha chiesto alla Giunta di "tirare fuori le carte" sull'andamento del servizio: "Se è una corsa turistica perché è stata affidata direttamente ad Actv?"

Il Movimento Cinque Stelle mette nel mirino il Vaporetto dell'Arte. Durante il Consiglio comunale odierno, infatti, il neoconsigliere "grillino" Gianluigi Placella, che ha preso il posto del dimissionario Marco Gavagnin, ha presentato una interrogazione urgente per chiedere all'amministrazione comunale di tirare fuori le carte sul servizio inaugurato nel 2012.

Quanti sono stati i passeggeri che ne hanno usufruito? Se ci sono state, quante perdite economiche sono state registrate? Il consigliere chiede lumi anche sulle modalità con cui il servizio è stato affidato ad Actv: "Nelle delibere di Giunta si dichiara che si tratta di un servizio aggiuntivo di trasporto pubblico locale affidato ad Actv grazie a un articolo del regolamento della Comunità europea che permette all'autorità competente 'di prendere provvedimenti di emergenza in caso di interruzione del servizio o di pericolo imminente di interruzione'".

Se vige questo pericolo si può procedere a una aggiudicazione diretta: "Il servizio però non era ancora stato istituito - chiede Placella - qual era quindi il pericolo di interruzione?". "La circostanza secondo cui la Linea dell’Arte abbia sin qui prodotto perdite, in capo ad Actv, pari a circa 400mila euro in cinque mesi di attività lascia piuttosto sbalorditi - continua il consigliere - parrebbe infatti che il Comune di Venezia abbia proceduto, in violazione delle norme in materia di servizi pubblici locali e di quelle in materia di concorrenza, per avvantaggiare una propria società, ma che questa non sia stata neppure in grado di sfruttare questo indebito vantaggio".

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