Elezioni, Zaia: «Si sta parlando troppo poco dei giovani»
Per il presidente veneto, il Governo che nascerà dovrà aprire una fase storica e ripensare l'Italia da qui ai prossimi vent'anni
Non ha una propria lista a far da traino al suo partito, la Lega, ma il governatore veneto, Luca Zaia, ritiene che nella campagna elettorale flash che porterà al voto del 25 settembre «si sta parlando troppo poco dei giovani, che dovrebbero essere il vero mantra. Sono una quota minoritaria degli elettori, ma non possiamo programmare un Paese in base a chi vota», ha detto questa mattina a Venezia, a margine di un punto stampa a Palazzo Balbi.
Per il presidente della Regione, i ragazzi devono essere il vero punto di riferimento e «il Governo che nascerà dovrà aprire una nuova fase storica e ripensare l'Italia da qui ai prossimi vent'anni». Zaia è quindi tornato sulle sue dichiarazioni dei giorni scorsi in ambito di diritti civili, spiegando che gli è sembrato normale affrontarli: «Non penso che sia una violenza nel centro destra parlare di questi temi, - ha detto - dobbiamo pensare a sessualità e nuove coppie non come politici, ma basandoci sulle nostre coscienze. Evitiamo che temi civili diventino fuochi che ardono a dismisura».
Il governatore ha quindi sottolineato che darà il suo contributo a pieno ritmo al suo partito in vista delle elezioni, ma comunque «nel rispetto degli elettori che mi hanno votato e che non sono della mia parte politica. Il partito - ha spiegato - ha preso la decisione di usare la mia immagine sui manifesti, così come quella di altri governatori, ma io continuerò a fare la mia parte come militante».