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Zaia: "Nazionalizzare le infrastrutture in Veneto? Il privato funziona meglio del pubblico"

"Non vorrei che si pensasse che la Regione ha avviato i controlli sui manufatti a seguito del crollo del ponte Morandi - precisa il governatore del Veneto, e aggiunge -: già stabilito iter di controlli per la Pedemontana, dopo la costruzione. I Benetton? - conclude - Hanno gestito male dopo la tragedia"

Il presidente della Regione, durante l'incontro con la stampa di martedì, a palazzo Balbi, fa il punto della situazione, dopo il disastro di Genova, sulla nazionalizzazione delle infrastrutture in Veneto: "Se si volesse intraprendere questa strada - spiega Zaia - bisognerebbe cambiare le regole perché nella situazione attuale il privato funziona meglio del pubblico", conclude il governatore.

Fra gli argomenti anche la visita del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, a Venezia, palazzo Balbi, in occasione della firma per il patto di legalità, contro le infiltrazioni mafiose, nei contratti pubblici, il prossimo 30 agosto. "Non vorrei che si pensasse che la Regione ha avviato i controlli a seguito del crollo del ponte Morandi - aggiunge Zaia -. Noi queste iniziative le avevamo già in cantiere, al fine di evitare quei disastri. E per la Pedemontana abbiamo in agenda anche le verifiche che dovranno essere fatte dopo la costruzione. Sapendo che è un'opera in calcestruzzo, ne abbiamo previsto anche il decadimento".

"Credo che subito dopo il crollo del viadotto Polcevera la situazione sia stata gestita male dalla famiglia Benetton, perché occorreva subito una presa di posizione, però è bene chiarire le cause del crollo e le relative responsabilità. I cittadini hanno il diritto di capire cosa è accaduto", ha concluso il presidente".

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