"Manuale di filosofia fantastica", la fantastoria dei pensieri assurdi del poeta veneziano Francesco Costa
Edito per i tipi della casa editrice Link il libro satirico di fantafilosofia "Manuale di filosofia fantastica" (2022, ISBN: 978-88-85789-66-1) del poeta veneziano Francesco Costa. Dalla quarta di copertina: Una nuova storia del pensiero, parallela a quella che ci è stata tramandata. Al suo interno una carrellata di personaggi divertenti e improbabili, filosofi dimenticati, sapienti dell’impossibile, che portano alle estreme conseguenze le teorie dei loro colleghi più illustri, con esiti esilaranti. Umorismo puro che confina con l’irriverenza della satira, illuminando di leggerezza un universo affascinante, conosciuto e amato da chi scrive con passione viscerale. “Quella di Costa è una Animal House della filosofia”, un “bestiario filosofico”, come lo definisce in prefazione Francesco Vascellari, invitandoci a partire per un piacevole safari. Dalla prefazione di Francesco Vascellari: Sfogliandolo, si sale a bordo di un viaggio spensierato ma caustico della fantasia, un veloce weekend di visita all’immaginario contorto, astruso, delle – sedicenti? – grandi menti dell’Occidente. Quella di Costa è una Animal House della filosofia. Per dirla con un Hegel modificato, anzi – come direbbe Costa – con un Begel, ecco una galleria di opinioni underground nella quale incontriamo Ematocrito, per il quale l'essere è un cubo leggermente smussato negli spigoli e Piermaria Campanaro, autore della La città del Sonno (nella quale il Dio in questione sarebbe un macellaio con domicilio a Pavullo nel Frignano, la città del sonno, dove tutti dormono e lui, sognando, sogna il mondo e lo mette in moto secondo il suo Intelletto infinito – sic!). E poi il tronfio Emanuele Nonpuò, inventore degli energoumeni e dell'astofristo, e Mars, predicatore del sistema sociale della disparità (avesse saputo che proprio in questi giorni si registra in Francia un nuovo gioco da tavolo, il Monopoli delle disparità). Sorprende anche questo pensatore, Benjamin Castor, in contraddizione con sé stesso nel riconoscimento di entità metafisiche in un mondo – calviniano – popolato da macchine idrauliche, o Michele Dellaquaz il quale, irritato dall'eccessiva fissità dello stesso (linguaggio), inframmezzò i suoi interventi con numeri da circo e urla sguaiate, gli scritti con vignette sconce e poesie. Infine, come questi, ecco che ci sfilano davanti agli occhi grandi pensatori minori, poco noti al pubblico, come Deriso, Talaltro, e molti altri. Non resta quindi che immergersi nella lettura e percorrere un divertente safari, in questo bestiario filosofico, in questo zoo di pazzi seducenti sotto il tetto comune della Storia, del tempo che passa, di un mondo che forse, con la filosofia, non vuole più stare al passo. Dalla recensione della giornalista Giulia De Sensi per la rivista Glicine: Un trattato brillante che gioca ai confini della satira, e che si prende amabilmente gioco, con leggerezza e intelligenza, di tutto quanto sia mai stato partorito dalle nostre menti di esseri fallaci. Il tutto con esiti così esilaranti che è impossibile non perdonarne l’ardimento. Anche perché da questo lavoro sagace traspare, insieme all’ironia, una profonda viscerale passione dell’autore per la materia trattata, una smaliziata e totale sua padronanza. Tutto questo rende il libro adatto non solo ai semplici appassionati ma anche agli addetti ai lavori: a chiunque ami la filosofia, e desideri concedersi un momento di puro giocoso piacere, senza staccare gli occhi dall’argomento prediletto. Sull'autore: Francesco Costa (Belluno, 1992) è laureato in Scienze Internazionali e Antropologia e si occupa di fotografia, pittura e parole. Attualmente residente a Venezia, ha vissuto a Gorizia, in Belgio e in Francia, dove ha partecipato al movimento libertario lionese e lavorato come ricercatore presso il poeta e sociologo anarchico Mimmo Pucciarelli. I suoi lavori sono presentati nel sito thisminimalshit.com, i suoi versi sono apparsi su varie riviste (Poetry Factory, Il Visionario, L’Altrove, 210A) e pubblicati nelle raccolte Cipango (2020) e La Foresta dei Cedri (2022).