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I simboli delle aste portabandiera davanti alla Basilica di San Marco

Qual è il significato originale dei tre pili posizionati di fronte alla facciata della Basilica in Piazza San Marco

Davanti alla basilica di San Marco a Venezia ci sono tre pili portabandiera che non sempre vengono notati. Si tratta di tre sottili e alte aste utilizzate per issare bandiere in Piazza San Marco e dove sventolano, oggi, le bandiee di Venezia, dell'Europa e dell'Italia. Non tutti, però, sanno che queste aste hanno un significato ben preciso e non sono posizionate lì a caso. I tre pili rossi, infatti, rappresentano i tre regni che furono conquistati dai dogi di Venezia e cioè Cipro, Candia (l'attuale Creta, il cui nome derivava dal latino Candicus, cioè fossato ed era il nome originale della città di Creta , Heraklion) e la Morea (cioè il Peloponneso, chiamato così dai Crociati nel XII secolo per indicare la penisola greca che, secondo loro, aveva la forma di una foglia di gelso) e, in passato, vi erano issati i vessilli di questi regni. 

Perché la pavimentazione di Piazza San Marco è piena di riquadri bianchi

La Candia fu sotto la dominazione veneziana dal 1204 al 1648 e Venezia aveva il dominio di tre città a Creta, Gramvousa, Spinalonga e Souda. La Morea fu veneziana fino al 1715 quando gli Ottomani la riconquistarono.

Cipro è stata veneziana dal 1489 al 1571 grazie al matrimonio tra la veneziana Caterina Cornaro e Giacomo II di Lusignano che era il re di Cirpo. Il matrimonio fu celebrato nel 1472 e quando Giacomo morì l'isola divenne di proprietà della moglie e si narra perfino che alla nascita dell'erede di Giacomo, i veneziani, che non volevano perdere il dominio dell'isola, lo avvelenarono. 

Al tempo di Napoleone, questi pili portabandiera volevano essere abbattuti perché simbolo di tirannia. Poi, però, si decise di tenerli e trasformarli in simboli di libertà, virtù e uguaglianza. 

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