La storia di Metamauco, la misteriosa isola veneziana sommersa dal mare
Cosa si sa sull'isola della laguna veneziana scomparsa nel nulla nel XII secolo
Anche se non tutti lo sanno, anche Venezia ha la sua Atlantide. Di cosa si tratta? Di un'isola che è letteralmente stata inghiottita dal mare nel XII secolo ed è scomparsa nel nulla restando una vera e propria leggenda. Stiamo parlando di Metamauco, un'isola che, secondo le cronache dell'epoca, sarebbe stata fondata verso la metà del '400 dai padovani che erano in fuga da Attila. Il nome Metamauco, infatti, deriverebbe da Medoaco, il nome con cui veniva chiamato il fiume Brenta e quest'isola fu un importantissimo porto marittimo nonché città ducale tra il 743 e l'810 diventando anche bersaglio per i franchi.
L'isola di Metamauco sopravvisse fino al 1105 e nel 1106 venne sommersa dall'acqua a seguito di un fortissimo maremoto. Da quel momento in poi nascerà la leggenda di Metamauco che vuole che le anime dei suoi abitanti vaghino ancora inquiete, nelle acque della laguna disturbando i pescatori.
I pescatori della zona, infatti, avevano notato che le proprie reti si incagliavano sempre nello stesso punto e si iniziò a pensare che, proprio lì, giaceva la sommersa isola di Metamauco dove iniziarono a essere fatte delle ricerche arheologiche subacquee. Da queste ricerche si capì il mistero delle reti trattenute non derivava dalle anime degli abitanti di Metamauco arrabbiati o i vecchi campanili dell'isolache che bloccavano le reti ma delle conformazioni rocciose uniche nel proprio genere e importantissime dal punto di vista biologico. Chiamate, appunto, "tegnùe" (cioè trattenute), queste scogliere sommerse formano la cosiddetta barriera corallina adriatica e sono presenti al largo della laguna veneziana dalle parti di Chioggia. E Metamauco? Non si sa ancora che fine abbia fatto.