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La storia del Ponte dei Tre Archi, l'unico ponte veneziano a tre arcate rimasto in città

Storia, curiosità e particolarità di uno dei ponti più belli e grandi di Venezia

Attraversa il Canale di Cannaregio unendo le due fondamenta che corrono da entrambi i lati del canale, ha tre arcate ed è caratterizzato da un parapetto in mattoni. Stiamo parlando del Ponte dei Tre Archi, uno dei più grandi ponti di Venezia, insieme a quello delle Guglie e dopo i ponti di Rialto, degli Scalzi, dell'Accademia e della Costituzione. Questo ponte, tra i meno noti della città ma tra i più affascinanti è l'unico ponte a Venezia con una struttura a tre arcate (una centrale più grande e due laterali più piccole) ognuna delle quali attraversabile via Canale. 

Questo ponte, unico nel suo genere, ha perso il suo nome originario che era ponte di San Giobbe ed è l'unico superstite di una tipologia di ponti che in passato, a Venezia, erano molto diffusi come ad esempio il ponte di San Lorenzo a Castello che nel XV secolo era a tre archi, visibile anche nel dipinto di Bellini Miracolo della Croce caduta nel canale di San Lorenzo, oggi esposto alle Gallerie dell'Accademia. 

Il Ponte dei Tre Archi, in passato, non aveva parapetti, come tutti i ponti veneziani, e aveva dei gradini più lunghi e bassi di quelli attuali. La struttura, però, fu restaurata alla fine degli anni '70 del XX secolo dove sono stati aggiunti i parapetti e modificati gli scalini. 

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