Rischio idraulico, firmato il protocollo per il Piano delle acque di Portogruaro

Se da una parte si assiste allo sviluppo di importanti attività economiche, presenti in varie aree della provincia veneziana, reso possibile proprio grazie alla presenza in loco di abbondanti risorse idriche sotterranee, dall’altra tale sfruttamento di risorse sta comportando inaccettabili squilibri ambientali. Lo sa molto bene il comune di Portogruaro che da anni soffre del problema di ripetuti allagamenti, in modo particolare nel periodo invernale. Le criticità più importanti di questo comune riconducibili alla rete principale idrica sono dovute agli eventi meteorici intensi.
 

Uno dei problemi principali, si legge in una nota della provincia, è rappresentato dall’innalzamento del livello di marea, fenomeno questo che determina le difficoltà di scarico del fiume Lemene. Senza dimenticare che la capacità di scarico dei fiumi Reghena e Loncon, che passano sempre in questa zona, è di fatto determinata dal livello di piena del Lemene, in quanto entrambi i fiumi sfociano nel Lemene stesso.
 

Proprio per cercare di risolvere questo problema ieri al centro servizi della Provincia a Mestre l’assessore all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia ha firmato il protocollo d’intesa per il Piano delle acque di Portogruaro. Presenti anche il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Luigi Villotta e il dirigente Area tecnica Guido Andrea Anese.
 

«Stiamo proseguendo con un capillare lavoro per la difesa del suolo perché sappiamo quanto siano gravi le conseguenze di allagamenti e alluvioni e sappiamo quanto è fragile il nostro territorio, ha affermato    l’Assessore Paolo Dalla Vecchia che ha inoltre spiegato come intende procedere la provincia: «stiamo ora predisponendo uno strumento informatico che permetterà non solo alla nostra Provincia ma ad ogni amministrazione locale di ottenere una visione d’insieme di tutte le criticità: non possiamo più procedere per compartimenti stagni. Ognuno deve poter dare il massimo per quanto di propria competenza».
 

Gli ha fatto eco l’Assessore Luigi Villotta che ha sottolineato come «quello degli allagamenti e del rischio idraulico è un problema molto serio nelle nostre zone. Con la firma di oggi proseguiamo il lavoro di difesa del territorio che vuol dire entrare all’interno di questioni specifiche per risolvere le criticità maggiori. Non dimentichiamo che il Piano delle acque è parte integrante del Piano di assetto del territorio (Pat) e questo è un fatto estremamente significativo perché vuol dire che tutto ciò che riguarda l’acqua entra a pieno titolo nella pianificazione territoriale».