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Dopo la Biennale, il Salone: tra una settimana via al secondo grande evento in presenza

Mancano pochi giorni all’apertura in Arsenale della seconda edizione del Salone Nautico, che partirà sabato 29 maggio

L’Arsenale è quasi pronto: la seconda edizione del Salone Nautico prende forma con l’arrivo delle 220 imbarcazioni e dei 160 espositori che da sabato 29 daranno vita alla mostra. Ancora una volta, quindi, «l’arte navale torna a casa», claim che non invecchia e che trova nuovi motivi in questa tarda primavera di ripartenza in laguna.

Pochi giorni al Salone Nautico di Venezia

La città torna finalmente a vivere e il Salone aprirà a pochi giorni dalla Biennale di Architettura, che dopo la tre giorni di preview per stampa e addetti ai lavori, sarà accessibile a tutti i visitatori da domani, sabato 22 maggio. Si tratta di due segnali importanti anche per tutta la nazione, come ha sottolineato il sindaco Luigi Brugnaro: «Al Salone - ha detto - non ci saranno solo imbarcazioni da diporto, avremo anche barche da lavoro, di servizio, trasporto, vogliamo rappresentare tutto quello che naviga. Dove meglio che a Venezia discutere di trasformazione energetica, impatto ambientale, design nautico? Il Salone sarà insomma anche un luogo di dibattito su come rinnovare e cambiare il nostro rapporto con il mare».

Fin dalla prima edizione, il Salone Nautico Venezia ha dimostrato la sua vocazione a rivolgersi a un nuovo mercato in rapida crescita che si rivolge a oriente, del tutto naturale nella città da dove partiva la antica Via della Seta e tutti i frenetici commerci con l’est europeo e il Medio Oriente. Il ceo di Ferretti Group Alberto Galassi, che ha sempre creduto in Venezia per i suoi eventi ha le idee chiare. «In pratica non esistono saloni nautici dal Libano fino a Venezia, passando per la Turchia, Grecia, Croazia, Slovenia - aveva spiegato nella conferenza di presentazione - C’è una buona metà del mar Mediterraneo che ha adesso la possibilità di avere un unico Salone Nautico. Siamo grati a Cannes, a Montecarlo per quanto fatto negli anni scorsi, ma con tutto il rispetto io scelgo anche Venezia, non ci penso un secondo».

Della stessa idea è anche il ceo del gruppo Bénéteau, produttore sia di barche a vela sia di barca motore, Gianguido Girotti: «Ho una grande passione per la città di Venezia, che considero l’hub ideale per creare un evento nautico internazionale che abbia visibilità sul Mediterraneo orientale, ora totalmente scoperto. Non si può non sfruttare la possibilità che offre Venezia di praticare una sinergia tra cultura e mare. Vedo che l’interesse nei riguardi di questo Salone è cresciuto tanto tra la prima e la seconda edizione e lo considero l’inizio di qualcosa di molto importante. C’è anche tanto spazio per i servizi legati alla nautica, la tecnologia e il turismo».

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