Rimonta di cuore, ma non basta: game over Reyer ko anche in gara3
Troppo tardiva la rimonta delle orogranata che chiudono la stagione perdendo il match contro Bologna con il punteggio di 58-67
L’Umana Reyer chiude la stagione da Campione d’Italia uscendo in Gara3 di semifinale playoff scudetto, sconfitta dalla Virtus Segafredo Bologna per 58-67 nonostante una grande rimonta di cuore nell’ultimo quarto.
Primo tempo
Assente Pan, confermata la scelta per le straniere (fuori Petronyte) e per il quintetto iniziale (Attura, Anderson, Thornton, Bestagno, Ndour). Si parte 4-0 con due canestri di Thornton, ma anche con due falli di Ndour dopo 2′. Bologna pareggia, ma di nuovo Thorton segna due canestri per l’8-4 al 4′. Nonostante il bonus speso al 4’30”, la Segafredo Virtus riesce a superare al 6′ con Cinili e poi allungare fino al 10-17 all’8′. Il break di 2-13, in cui per le orogranata è arrivato solo un canestro su rimbalzo offensivo di Carangelo, viene chiuso dai liberi di Thornton e dal contropiede della stessa numero 6, per il 15-17 all’8’30” e si va quindi al primo intervallo sul 17-20 grazie al canestro di Bestagno nell’ultima azione. L’Umana Reyer fatica in attacco, con il 17-24 all’11’, poi, in un match che si innervosisce anche per alcuni discussi fischi arbitrali, all’11’30” nella stessa azione arrivano terzo e quarto fallo (antisportivo a gioco fermo di Ndour. Le orogranata non si sbloccano dall’arco, così, a fronte di un libero di Penna, Bologna risponde portandosi sul 18-29 al 13’30”. L’Umana Reyer si affida ai liberi, protestando a ragione quando un flopping di Dojkic viene interpretato come secondo fallo in attacco di Thornton. Dalla lunetta la precisione è alterna, ma arrivano punti da Bestagno, Anderson e Thornton, per il 25-35 al 17’30”. Al 18′, sul terzo fallo di Thornton, il massimo ritardo si aggiorna sul 25-37, con il finale grintoso di Bestagno, Anderson e Carangelo che vale quanto meno il ritardo in cifra singola (30-39) all’intervallo lungo.
Secondo tempo
Il secondo tempo inizia con il -7 di Carangelo (32-39), anche se, dopo il 34-42 di Bestagno e il tecnico alla panchina orogranata, Bologna mantiene il vantaggio sempre attorno alla doppia cifra, con il massimo riavvicinamento sul -9 (37-46) al 25’30” sull’and-one di Bestagno e il massimo distacco aggiornato dalla Virtus sul 37-50 al 26’30”. E nemmeno il time out di coach Mazzon riesce a cambiare l’inerzia, perché nel finale di quarto, intervallati da due liberi di Anderson, arrivano il canestro di Turner e la tripla di Pasa per il 39-55. L’attacco orogranata fatica a far breccia nella ben organizzata difesa ospite, così serve ancora il 2/2 di Anderson per chiudere il periodo sul 41-55. Anche se il primo canestro dell’ultimo quarto è il 41-57 di Sagerer, l’Umana Reyer si presenta agli ultimi 10′ con tutt’altro piglio e trae fiducia dai 5 di fila di Ndour, con la prima tripla di squadra al 32′ al 16° tentativo, per il time out bolognese sul 46-57. Ndour si ripete dall’arco per il 49-57 al 32’30”, con la difesa orogranata che alza l’intensità e, a metà quarto, Anderson fallisce clamorosamente in solitudine il sottomano sul 51-59. Il -6 arriva comunque con Thornton subito dopo, poi Madera risponde da 3 a Dojkic e Ndour aggiorna il punteggio sul 58-62 al 37′. Cinili torna a muovere il punteggio bolognese (58-64) al 37’30”, poi però non si segna più, fino agli ultimi 14”, quando, dalla lunetta, Bologna aggiorna il finale sul 58-67.
Parziali: 17-20; 30-39; 41-55
Umana Reyer: Bestagno 11, Carangelo 5, Thornton 16, Anderson 10, Madera 5, Carraro ne, Smorto, Attura, Penna 1, Ndour 10. All. Mazzon.
Virtus Segafredo: Sagerer 2, Pasa 7, Tassinari 3, Ciavarella, Barberis 5, Dojkic 11, Battisodo 5, Turner 10, Zandalasini 10, Cinili 14. All. Gianolla.