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Calcio

Caorle massacrato

Tempo un quarto d'ora e la partita era già decisa

Al Portomansuè è bastato mettere dentro il primo gol per domare il Caorle, che certo non si è arreso sull'1-0 ma che da lì in poi ha dovuto fare i conti con una squadra più tecnica, più veloce e, punto non secondario, molto più calma.È stata probabilmente questa la chiave del match: il sangue freddo, quello che è mancato agli ospiti e che invece i biancoverdi hanno dimostrato di possedere in grandi quantità. I caorlotti tornano da Mansuè con le ossa rotte, anche se hanno salvato la faccia con il gol della bandiera che almeno per una decina di minuti li ha illusi di poter rientrare in partita. Ma i tanti errori mostrati prima non possono lasciare tranquilla la formazione lagunare, alla seconda sconfitta stagionale.

Il secondo tempo

Il Porto ha creato gioco con una semplicità disarmante, iniziando le azioni in difesa e finendole con l'assist. Ad ammazzare la partita è stato già il 2-0 firmato da Carraro in modo un po' rocambolesco. Il suo tiro da fuori era facile da prendere, ma la palla è scivolata dalle mani a Tonello: il tuffo all'indietro non è servito ad evitare la papera.Nel secondo tempo è continuato il momento biancoverde, che anzi si è trasformato in vero e proprio dominio. Dopo otto minuti Furlan si è fatto tutto il campo: Tomasella, servito, ha calciato un siluro sul primo palo. Era il 3-0 e il Porto non ha mollato: per due volte ha rischiato il 4-0, ma invece di quello è arrivato il gol del Caorle. Mancavano dieci minuti quando, da una rimessa, nessuno ha accorciato su un pallone finito fra i piedi di Bozza che quindi lo ha girato in porta, a incrociare. In pieno recupero Zanardo ha sistemato le cose: il 4-1, in fin dei conti, non è stato eccessivo. 

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