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Cuisance senza paura: «A Venezia per il progetto. Contro il Milan l'obiettivo è vincere la partita»

Il francese: «Ho scelto questa società per il progetto a lungo termine che mi è stato presentato, e per l’interesse che ha dimostrato nei miei confronti». Il vicepresidente sulla partita sospesa: «Dispiace soprattutto se pensiamo che questa pandemia è ormai iniziata un anno e mezzo fa, e sta costando fatica a tutte le società»

Il Direttore Sportivo del Venezia Mattia Collauto lo ha definito un "grande regalo" della società: il 22enne Cuisance, in effetti, è un piccolo gioiellino che il Venezia ha il compito di lucidare un po' e mettere in bella mostra in questo campionato. Controllo del pallone da vero regista ma anche propensione all'attacco sono le caratteristiche principali del giocatore che si è presentato in conferenza stampa nella giornata di venerdì.

Serie A

«La Serie A è uno dei campionati più importanti al mondo - ha esordito - così come lo sono i giocatori che in esso militano, per queste ragioni sono impaziente di cominciare e scendere in campo. Sono un giocatore a cui piace avere il controllo e la gestione del pallone, così come mi sento affine alle sortite offensive. Ci sono molti giocatori del presente e del passato che stimo, ma io ho la mia identità, per cui non seguo un modello in particolare. Ho scelto la maglia numero 21 perché Zidane, che è uno di quei giocatori che ammiro, quando è arrivato in Italia ha scelto questo numero». 

Perchè Venezia

Cuisance ha subito il fascino della città di Venezia e del progetto societario: «Ho scelto il Venezia per il progetto a lungo termine che mi ha presentato, e per l’interesse che ha dimostrato nei miei confronti. L’allenatore ha poi giocato un ruolo importante per farmi arrivare qui a Venezia. Voglio aiutare questo club a raggiungere quelli che sono i suoi obiettivi, non solo nell’immediato presente, ma anche nel futuro. Giocare con grandi campioni come ho fatto in realtà quali quella del Bayern, o a Marsiglia, mi ha permesso di acquisire esperienza sia dentro che fuori dal campo. Ambientarsi qui a Venezia è stato molto semplice, i miei compagni mi hanno accolto nel migliore dei modi ed alcuni li conoscevo già, per cui è stato, se possibile, ancor più facile. Sono molto concentrato per quanto riguarda il match di domenica. È vero che giocheremo contro una grande squadra come il Milan, ma a prescindere dall’avversario il nostro obiettivo è quello di vincere la partita».

Rinvio gara 

Nel frattempo il vicepresidente del Venezia Andrea Cardinaletti ha commentato il rinvio della partita contro la Salernitana: «Siamo ovviamente molto dispiaciuti, perché eravamo venuti qui per giocare la partita. Dispiace soprattutto se pensiamo al fatto che questa pandemia è ormai iniziata un anno e mezzo fa, e sta costando fatica a tutte le società, soprattutto a chi come noi rispetta pedissequamente le regole. Siamo venuti pensando di giocare, se avessimo pensato il contrario avremmo evitato volentieri una trasferta lunga come questa, e che è stata per noi non solo un costo economico non indifferente, ma anche un’esposizione a tutti i rischi del caso in una situazione come quella che stiamo vivendo. Abbiamo però seguito le indicazioni della Lega, secondo la quale la partita si sarebbe dovuta giocare regolarmente. Noi ora ci aspettiamo l'iter segua quello che è il suo regolare corso, questo in quanto la partita è iniziata e finita secondo quelle che sono le regole in vigore. La certezza del diritto è fondamentale, non è una cosa che può variare ogni fine settimana, questo soprattutto considerando in essere una situazione in cui il pianeta calcio si trova ormai come detto da un anno e mezzo. Io credo che affinché il campionato vada avanti tutti dobbiamo sottostare a delle regole, e conseguentemente trovarci a doverle rispettare».

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