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Eccellenza, il Portogruaro riparte dopo la retrocessione con un nuovo progetto sportivo

Conferenza stampa di fine stagione per i granata che scendono dalla Serie D ma puntano subito a risalire

Non passata ancora del tutto l'amarezza per la retrocessione in Eccellenza, il Portogruaro ha iniziato a guardare alla stagione 2023-2024 che vedrà i granata nuovamente impegnati nel campionato regionale dopo solo un anno in Serie D. Nella sala stampa dello stadio Mecchia si è tenuta ieri sera una conferenza stampa nella quale il presidente Andrea Bertolini ha fatto come da prassi gli onori di casa, togliendosi più di qualche sassolino dalla scarpa:  

"La retrocessione è una delusione molto grossa, personalmente faccio ancora fatica a smaltirla. La stagione non è andata bene principalmente per la mia inesperienza e di qualcun'altro a cui per questo motivo ho sbagliato ad affidare la gestione: la retrocessione è colpa mia. Sono da cinque anni il presidente del Portogruaro e faccio qualche considerazione: pensavo che una società sportiva dilettantistica man mano che cresceva andasse ad aggregare più persone. Invece di questo le persone negli anni sono rimaste le stesse se non diminuite: la cittadinanza ha dimostrato poco interesse. E' chiaro che non posso dire perchè non c'è un ritorno economico: qua se qualcuno entra in questa società i soldi li deve solo tirare fuori. O non abbiamo appeal o all'imprenditoria locale probabilmente non interessiamo. Sulla tifoseria non posso dire niente, c'è un bel rapporto di amicizia con tutti quanti: li ringrazio personalmente. Dopo aver fatto uno sforzo umano per portare il Portogruaro in Serie D leggere o sentire certe cose non è stato piacevole: non siamo sicuramente la squadra che ha speso di meno, ce ne sono 4/5 e che si sono salvate. Ringrazio i 15/16 sponsor della zona di Portogruaro che hanno permesso di contribuire al 15% delle spese, i tifosi che con gli incassi siamo arrivati al 10% e la mia gloriosa azienda che ha coperto tutto il resto. Il Portogruaro calcio nel complesso (maschile, femminile e giovanile) è costato circa 700 mila euro: potreste chiedermi allora chi te lo fa fare. Infatti un anno uguale a questo non è fattibile: l'amministrazione comunale come in tutti i grandi paesi limitrofi ci dovrebbe dare una mano, noi ricordo che paghiamo 200 euro a partita per giocare al Mecchia. Non abbiamo un campo nostro perchè paghiamo per usare gli impianti di Via Lovisa e quelli di Gruaro, fuori comune. Gestire il Portogruaro Calcio in questa meravigliosa cittadina è difficile, l'anno prossimo ci saranno le elezioni e ci saranno le solite promesse elettorali mai mantenute. Come avrete capito sono bello carico: dobbiamo rimboccarci le maniche e risalire immediatamente. Come si dice, squadra che vince non si cambia: per questo motivo ho deciso di richiamare Emanuele Nonis, il quale si occuperà di costruire una squadra vincente per la nuova stagione".

Nonis, ds del Portogruaro dal 2018 a fine 2021, arriva dall'esperienza alla Spal Cordovado. "Posso solamente ringraziare il presidente per avermi richiamato - ha detto il ds - è un attestato di stima e fiducia che mi rende orgoglioso e mi dà carica. Non c'è altro che da iniziare a lavorare, c'è tanto da fare. Eravamo abituati a festeggiare in estate, quest'anno invece c'è da lavorare. Mister De Mozzi ha sposato subito le nostre idee, il nostro progetto è ancora in fase embrionale però c'è un'idea precisa. Ringrazio il mister per essere venuto qui con entusiasmo, è un allenatore che ci porterà entusiasmo ed esperienza"

Massimiliano De Mozzi, 52 anni, di Marostica, proverà quindi a far risalire subito i granata. L'ex tecnico di Este, Clodiense e Abano non si è nascosto: "La scelta del Portogruaro è una sfida: solitamente chi scende di categoria fatica a risalire subito, non succede spesso. Mi piacciono le sfide, mi è capitato una sfida uguale a Chioggia e abbiamo vinto sia campionato che coppa. La piazza e la storicità del posto meritano, bisogna riportare entusiasmo allo stadio: ok il risultato ma è importante come ci si arriva. Ho chiesto al presidente di cambiare la mentalità: la squadra si allenerà di pomeriggio, è giusto fare così se ci hanno certe ambizioni, serve per dare continuità sennò si riparte sempre da zero. Non posso dire che vinceremo subito ma dobbiamo diventare dei vincenti, è diverso. Prima bisogna costruire questo tipo di mentalità". 





 

 

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