Il "cecchino" Nsame si presenta: «Mi piacciono le sfide, il progetto del club è ambizioso»
Il giocatore, che per numero di gol ha fatto registrare un ottimo record in Svizzera, si sta allenando con il club
La scelta di Nsame è stata prima di tutto una questione di "numeri": l'incisività, dunque, a detta del ds Mattia Collauto, è stata la caratteristica che ha spinto il club a chiudere l'affare per l'attaccante: e i suoi 130 gol in 249 partite da professionista ne sono la riprova. Una scelta importante per "dare spessore al reparto offensivo" a tre giorni dalla gara casalinga con il Napoli, che andrà in scena in un Pier Luigi Penzo sold out.
Il progetto ambizioso
Nsame ha dichiarato di ispirarsi a giocatori come Zapata, Benzema o Drogba e di essere venuto a Venezia per il progetto del club: «Ciò che mi ha convinto è stato il progetto che penso sia ambizioso, e per questo motivo si confà a quelli che sono i miei obiettivi personali. Il colloquio con l’allenatore è stato poi ciò che mi ha fatto prendere la decisione definitiva di vestire questa maglia. Sono una persona a cui piacciono le sfide ed i grandi obiettivi, esattamente come quelli che ha questa società, motivo per cui sono contento di essere arrivato in questa squadra. Sono molto focalizzato sulla performance, l’importante per me è andare ad aiutare la squadra e gli altri giocatori dando il massimo. Nani, che peraltro rappresenta uno dei giocatori che più mi hanno ispirato nel corso della mia carriera, credo sia fondamentale in tal senso, è infatti un elemento che darà sicuramente una grande mano al Venezia».
Condizione
Non è ancora al massimo della condizione ma, per allontanare le polemiche dell'ombra di un infortunio, afferma di essere quasi alla forma ottimale: «Vorrei portare con me in quest’esperienza la mentalità che ho appreso nei miei cinque anni allo Young Boys, dove ho giocato molte partite a livello europeo contro grandi squadre, e dove ho imparato l’etica del lavoro e di un approccio ai match funzionale al raggiungimento delle vittorie, una mentalità che sto già rivedendo qui in molti giocatori. Sto svolgendo un lavoro specifico, ma non sono ancora al 100% della condizione. Sono contento dei progressi che sto facendo al riguardo dopo l’infortunio, e credo di essere sulla buona strada per tornare alla mia forma ottimale. Giocherò nella posizione che il mister riterrà a me più congeniale per aiutare la squadra. Personalmente - conclude - mi adatterò ad ogni modulo, sia che io debba fare l’unica punta, sia nel caso io debba giocare in avanti insieme ad altri miei compagni».