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Venezia ancora ko, vince la Salernitana: la salvezza si fa sempre più dura

Una gara combattuta ma ancora una volta risoltasi a sfavore degli arancioneroverdi: al gol sul rigore dei granata risponde Henry. Poi nel finale segna Verdi. Aramu prova a giocarsi il jolly ma senza fortuna

Il chiacchierato recupero della gara contro la Salernitana, inizialmente programmata per il giorno dell'Epifania, diventa, oggi, uno scontro salvezza.

La partita

Si parte con un episodio a favore per la Salernitana, arrivato, al solito, come una doccia fredda a poci minuti dall'inizio del match.  Ceccaroni colpisce di mano in area e per l'arbitro è rigore. Dal dischetto va Bonazzoli che non fallisce. 1-0 per i granata. Il Venezia prova a uscire ma il colpo è troppo grosso e la squadra fatica a costruire. Di contro i padroni di casa sul finire del primo tempo sfiorano anche il raddoppio con un'azione insistita: bravo Caldara a salvare sulla linea la conclusione di Djuric. Si va negli spogliatoi con la necessità di ripartire da zero per Soncin e i suoi. La ripresa, però, comincia meglio: al 57' Okereke scarica dalla distanza, per un soffio Sepe si oppone. Pochi secondi e il forcing arancioneroverde si concretizza: Aramu lancia, Caldara colpisce di testa, pronto Henry a ribadire in rete. E' 1-1. Un risultato che dura pochi minuti: al 67', infatti, un rimpallo su azione della Salernitana favorisce Verdi che con una bella conclusione non perdona. Aramu nel finale prova a inventarsi la giocata prima direttamente da calcio d'angolo e poi da calcio di punizione: una pennellata, quest'ultima, che sfiora il palo. Venezia sfortunato, Salernitana fuori dalla zona retrocessione.

Le interviste

Mister Soncin post gara: «Siamo amareggiati. Anche oggi eravamo riusciti a rimetterla in piedi dopo lo shock del rigore dopo soli due minuti. Abbiamo espresso un buon calcio e al momento migliore nostro abbiamo subito il gol. L'episodio è stato determinante, ci è voluto qualche minuto per riprenderci. Abbiamo tirato fuori tutto, sicuramente potevamo gestire meglio il pari. I giocatori piangevano a fine gara? Ho detto loro che ci sono altre tre partite: dobbiamo giocare tutte le gare con dignità e finire al meglio il nostro campionato».

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