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Il razzismo macchia la promozione in Lega Pro dell'Unione Venezia

La società è stata multata con 7.500 euro per il comportamento di alcuni sparuti tifosi che hanno fischiato durante la finale un atleta di colore

Battaglia sul campo e battaglia colorata tra le tribune. Poi l'apoteosi finale. La promozione dell'Unione Venezia in Lega Pro1, però, viene macchiata dal comportamento inqualificabile di alcuni tifosi che, come afferma il giudice sportivo, hanno "intonato cori inneggianti alla discriminazione razziale in occasione delle giocate di un calciatore di colore della squadra avversaria". Razzismo bello e buono.

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Isolati e sparuti tifosi lagunari che hanno così reso meno dolce la festa promozione. Il tifo organizzato arancioneroverde, va detto, avrebbe subito preso le distanze da chi, inopinatamente, aveva iniziato a ululare e fischiare l'ingresso in campo nei minuti finali del giovane del Monza Zamble, colpevole solo di essere di colore.

Gli insulti non sono sfuggiti alla terna arbitrale, che poi hanno riportato tutto nel referto. Per questo la società è stata multata dal giudice sportivo con 7.500 euro, sanzione che tiene conto anche del fatto che alcuni sostenitori hanno acceso nel proprio settore due bengala per poi lanciarli in direzione del campo di gioco, facendo esplodere anche nove petardi. La società dovrà rifondere il Portogruaro Summaga di alcuni danni alle strutture, al pari del Monza, multato con 1.500 euro. Giacomo Cenetti e Davide D'Apollonia, invece, sono stati squalificati per raggiunto limite di falli.

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