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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Torna il Re, Dalipagic nello staff Reyer: "Che emozione sei per me, Venezia!"

"Praja" torna a far parte della società orogranata. Sarà consulente per l'Est europeo. Domenica sarà al Palaverde per suggellare l'accordo: "Piacere immenso riabbracciare i veneziani"

Drazen “Praja” Dalipagic torna a vestire la casacca orogranata. Non da giocatore, s’intende, bensì il cannoniere serbo, idolo dei tifosi reyerini nonché icona del basket internazionale, da oggi sarà consulente per l’estero dell’Umana Reyer. Il pluridecorato ex cestista sarà da domenica a Venezia per iniziare questa collaborazione e resterà in città per tre giorni, durante i quali presenzierà alla partita Umana Reyer–Cimberio Varese e inizierà a svolgere le sue nuove funzioni che lo vedranno impegnato tanto con staff societario e prima squadra quanto con il settore giovanile. Di fatto Dalipagic sarà un ambasciatore dell’Umana Reyer nell’Est europeo e in particolare in Serbia, dove risiede. A lui spetterà il compito di allacciare relazioni, sviluppare sinergie e segnalare giovani prospetti interessanti.

“Siamo felici di poter annunciare questa collaborazione con una figura di primaria importanza per la storia della Reyer, per il basket serbo e per la pallacanestro in generale – commenta il ds Federico Casarin – per quello che ha sempre saputo trasmettere e per quello che rappresenta è per noi molto importante poter contare sulla sua collaborazione. Già quando era stato ospite della Reyer nella stagione 2009/2010 abbiamo riscontrato subito un gran feeling in primis con il presidente Brugnaro. Un feeling che si è poi consolidato in occasione della tournée in Serbia la scorsa estate”.

Direttamente da Belgrado, dove risiede, questo è invece il commento di Drazen Dalipagic: “Sono felice di potermi legare nuovamente alla Reyer. Ogni volta che mi chiamano da Venezia è una grande emozione, e tutte le volte che mi è capitato di tornare qui è stato sempre un colpo al cuore ripensando a questa squadra e a questa gente - spiega - Più passano gli anni e più penso che la parte più significativa della mia vita sportiva è stata a Venezia. Nonostante siano stati “solo” quattro anni conservo esclusivamente bei ricordi, nessun fischio e nessuna cosa negativa. Mi fa quindi immenso piacere riabbracciare la Reyer".

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