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Stratosferica Reyer: contro la capolista Tenerife una gara da paura degli orogranata

Grande impresa dell’Umana Reyer, che espugna la Santiago Martin Arena per 78-80, contro la capolista del girone di Basketball Champions League

Grande impresa dell’Umana Reyer, che espugna la Santiago Martin Arena per 78-80, contro la capolista del girone di Basketball Champions League, l’Iberostar Tenerife, reduce da sette vittorie nelle ultime otto partite, e compie un importante passo avanti nella prospettiva del passaggio del turno.

Primo tempo

Washington ottiene dallo staff medico il via libera, dopo il risentimento accusato a Brescia, ed è tra i dodici: nelle rotazioni, oltre a Kyzlink, il turno di riposo spetta a Giuri. Inedito anche il quintetto iniziale: Haynes, Stone, Bramos, Mazzola e Vidmar. Parte meglio (5-0) Tenerife, ma poi si accende Haynes: tripla del 5-3, tripla del 9-6, fallo subito su tiro da 3 (anche se poi 1/3 dalla lunetta) e 9-7 al 4’30”. Dal 12-7 Tenerife di metà periodo, con due stoppate di Bramos, Vidmar e poi la tripla di Stone valgono il pareggio a quota 12. Stone continua a segnare: “quasi tripla” (punta del piede sulla linea), poi tripla di tabellone, che permette subito dopo a Haynes di siglare il primo sorpasso (18-20) con un gioco da tre punti all’8’. Nel finale di un quarto a intensità crescente, Daye mette infine il libero per il tecnico a Vidorreta che manda avanti gli orogranata sul 20-21 al primo intervallo.

Daye è protagonista anche in avvio di secondo quarto: tripla, stoppata su Saiz e lancio per il contropiede di Tonut che vale il 20-26 all’11’30”, anche se il numero 7 spende subito dopo il fallo del bonus di squadra. Nonostante un’altra stoppata subita (da Watt), Saiz è il protagonista nel pareggio degli spagnoli a quota 26 (13’) su cui coach De Raffaele chiama time out. Le squadre vanno avanti con sorpassi e controsorpassi, servendo i lunghi, poi l’Umana Reyer torna a +6 (30-36) al 15’30” con la tripla di Tonut e il seguente canestro di Vidmar ed è Tenerife, questa volta, a chiamare time out. Al rientro, gli orogranata continuano a bersagliare il canestro dall’arco: prima Haynes, poi Daye (massimo margine, 34-42, al 17’), poi Stone (per un incredibile 9/12 di squadra da 3!) e 38-45 al 18’. Il finale di un primo tempo bellissimo è però di marca spagnola, con Tenerife che va all’intervallo lungo con soli due punti di ritardo: 43-45.

Secondo tempo

La partita cambia al ritorno in campo. Le squadre cercano maggiormente il pitturato, ma le percentuali si abbassano. Gillet apre le danze con il gioco da 3 punti del sorpasso, poi Bramos (due liberi), Vidmar (pick and roll con Stone) e Stone (libero sul nuovo tecnico alla panchina spagnola) rispondono per il 46-50 al 23’30”. Aumentano intensità e contatti, con punteggio bloccato fin oltre metà quarto. De Nicolao ridà il +4 (48-52 al 25’30”) dopo i liberi di Saiz, poi, sempre dalla lunetta, Tenerife pareggia (tre liberi di Bassas e uno di Abromaitis) a quota 52 al 27′. Continua l’elastico con la schiacciata di Washington e i liberi di Daye (52-56 al 27’30”), poi però il finale è tutto dei padroni di casa che, anche per un dubbio fallo in attacco fischiato a Haynes su una conclusione da 3, chiudono il periodo con la tripla di Abromaitis del 61-56. 

Si riparte con la stoppata di Watt su Abromaitis, anche se il break di Tenerife prosegue con Richotti (63-56 al 31’). La riscossa orogranata parte ancora da Haynes, cui fa seguito la tripla in transizione di Bramos per il 63-61 (32’). White la mette da 3, Daye da 2, così come Tonut per il 66-65 a metà periodo. La parità, a quota 68, arriva ancora con una tripla di Bramos, poi Daye firma con un 1/2 dalla lunetta il sorpasso (68-69 al 36’30”). L’equilibrio, comunque, non si schioda: White, ancora Bramos da 3, così come Abromaitis e un libero di Vidmar portano la situazione in parità (73-73) agli ultimi 92”. Bramos conferma di aver ritrovato la mira con la quarta tripla del periodo: 73-76 a -1’19”. A -1’09” viene fischiato un antisportivo a Daye (sgambetto, probabilmente involontario, su White prima della rimessa), ma dalla lunetta arriva un solo punto per Tenerife, così come, a -1’03”, con il viaggio di Iverson dalla linea della carità dopo il fallo di Stone. Sul 75-76, a -41”, anche Vidmar fa 1/2 sul quinto fallo di Iverson, ma identica sorte hanno i liberi di White a -38” sul fallo dello sloveno dell’Umana Reyer: il rimbalzo è di Bramos e Haynes, a -15”, trova un gioco da tre punti in penetrazione dopo aver rischiato di perdere palla. Sul 76-80, Tenerife chiama time out, con l’indicazione di un solo tiro, per preservare la differenza canestri nello scontro diretto: segna Richotti il 78-80 a -3”, poi, dopo il time out veneziano, Gillet fa subito fallo su Daye: arriva uno 0/2, ma la partita finisce così.

Parziali: 20-21; 43-45; 61-56

Iberostar: San Miguel, Staiger 3, Iverson 10, Richotti 9, Niang 4, Brussino 3, Bassas 3, Saiz 10, Abromaitis 16, Gillet 9, Beiran 4, White 7. All. Vidorreta.
Umana Reyer: Haynes 18, Stone 12, Bramos 14, Tonut 7, Daye 14, De Nicolao 2, Vidmar 10, Washington 2, Biligha, Mazzola, Cerella ne, Watt 1. All. De Raffaele.

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